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Gli schermi sensibili al tocco installati sui tablet e sui computer di ultima generazione hanno già cambiato e reso più istintivo e naturale il nostro modo di interagire coi dispositivi elettronici, ma in futuro questa rivoluzione si estenderà ancora. Ne è un esempio Transwall, il prototipo di una vetrina sensibile al tocco creato da Woohun Lee, professore di design industriale presso il centro ricerche Kaist (Korea Advanced Institute of Science and Technology) in Corea del Sud.

Si tratta in pratica di un grande schermo trasparente sensibile al tocco da entrambi i lati, realizzato inserendo tra due lastre di plexiglas uno schermo olografico sul quale vengono proiettate immagini da ambedue i lati. Un trasduttore di superficie permette allo schermo di emettere suoni e di vibrare, creando per gli utenti un feedback non solo visivo, ma anche uditivo e tattile.

In pratica, Transwall permette a due persone poste ai due lati dello schermo di vedersi e sentirsi (sono presenti anche due microfoni per consentire loro di comunicare) e persino di “toccarsi”. Oltre a quelle che sfruttano le ovvie capacità ludiche del dispositivo, si possono immaginare numerose altre applicazioni. Per esempio lo si potrebbe utilizzare come vetrina in un negozio o in un museo, con l’opportunità per i visitatori di richiamare informazioni sugli oggetti esposti o di interagire col personale all’interno. Oppure in un ospedale potrebbe essere usato per dare ai pazienti in isolamento la possibilità di avere un contatto con i loro visitatori senza rischiare di infettarli.

Fonte: IlSole24Ore