22-05-2014-ecommerce

Giro di boa dell’e-commerce in Italia che vede oltre la metà dei web-surfer sposare la causa della spesa online. Negli ultimi tre mesi sono stati oltre 16,2 milioni gli utenti italiani che hanno fatto i loro acquisti su Internet, facendo decollare le vendite (soprattutto nelle aree ad alto tasso di attrazione: fashion e design). Con una nota di colore: si compra più da tablet (75%) che da smartphone (58%).
Sfatiamo il mito che l’e-commerce in Italia non va di moda: anzi è proprio la moda il driver del cambiamento delle nostre abitudini.

Nell’abbigliamento, rispetto all’anno scorso, la crescita si è attestata su una media di un + 42% ma, a ben guardare, l’incremento al rialzo è ancora più sensibile se si pensa che da gennaio a febbraio 2014 il dato registrato è +79%.

Di multicanalità, e-Commerce e Customer Engagement per le aziende della Moda ha parlato poco tempo fa Roberto Liscia, presidente di Netcomm, presentando i risultati dell’ultima ricerca sui nostri comportamenti d’acquisto digitali. Perché non c’è e-commerce in Italia o nel resto del mondo senza una buona strategia on line che oggi vede confluire nei processi di gestione tutta una serie di fattori diversi che includono nella gestione della relazione con i clienti (customer relationship management) anche i social. Se è vero che gli italiani sono oltre 60 milioni (Fonte: Istat) e più di un terzo (24 milioni) sono Facebook, l’interazione con il sito di Zuckenberg deve diventare un punto importante nelle agende dei marketing manager.

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In Italia importiamo più di quanto esportiamo e solo il 25% degli online retailer esporta in altri Paesi. Per tanti motivi diversi: la lingua soprattutto e poi la conoscenza delle regole vigenti sui mercati internazionali. L’e-commerce in Italia è decollato, soprattutto perché ha iniziato a convincere i consumatori più propensi a spendere, e cioè le fashion victim. Le carte di credito italiane, infatti, sono state utilizzate per pagare scarpe, borse e vestiti ma anche mobili come armadi, divani, mensole, poltrone, letti ed altri oggetti di arredamento legati al design.

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Il marchio, insomma, rappresenta un garante per l’acquisto on line, dando seguito allo sviluppo di nuovi trend della socio comunicazione.
Ci sono intere pagine on line che descrivono i trend dettando cosa sia cool e cosa no utilizzate da migliaia di lettori per compilare la lista dei desideri da acquistare. Anche l’e-commerce in Italia subisce il fascino del passaparola e del consiglio giusto capace di mixare la grande marca con il prodotto pescato dal fast fashion che suggerisce un nuovo populismo d’autore per il look di gusto al momento giusto.

COSA INFLUENZA L’E-COMMERCE IN ITALIA

Andando a scandagliare le motivazioni che hanno spinto gli italiani ad acquistare on line articoli di abbigliamento si presenta una mappa interessante di fattori concomitanti: la pubblicità sui media (Tv, radio e giornali), ma anche i forum e i blog dedicati, il parere degli amici e le riviste specializzate (l’editoria verticale ha ancora un suo perché come influencer), e-Bay e i siti di aste on line, i siti comparatori ma anche, cosa scontata ma che va sottolineata, Google.

L’indagine rileva inoltre una consistente sovrapposizione tra eShopper di prodotti di moda e eShopper di prodotti di Design e Arredamento. Da osservare anche il valore dello scontrino medio, che, se per il Fashion raggiunge un massimo con gli 80 euro per le borse da donna, è di ben 140 euro per i prodotti di arredamento (80 euro per prodotti di Design).

Fonte: Thebizloft