vodafone_wallet-kzXC-U430101499677607qnC-180x140@Corriere-Web-SezioniSiamo il popolo degli smartphone, con un telefono cellulare intelligente ogni due abitanti, e il popolo del denaro contante, con otto transazioni su dieci che vengono effettuate con banconote e monete.

La novità presentata oggi da Vodafone, Carta Sì e Mastercard si inserisce a metà strada, nel tentativo di sfruttare la propensione per i dispositivi mobili per incoraggiare l’utilizzo delle carte, siano esse di credito o prepagate. La tecnologia utilizzata è l’Nfc e permette di pagare strisciando lo smartphone sul Pos. Un gesto semplice, che esclude il portafoglio dall’operazione e che sotto i 25 euro non richiede l’inserimento di alcun Pin. I dati della carta, quindi una sorta di versione virtuale della stessa, sono inseriti all’interno della Sim telefonica e il tutto viene gestito tramite l’applicazione Android, la versione per Windows Phone arriverà più avanti, Vodafone Wallet. È quindi l’operatore che si occupa della sicurezza facendo viaggiare le informazioni sulla sua rete e installando un piccolo programmino sulla scheda. Ed è questo il motivo principale per cui il primo lancio commerciale di un sistema di pagamento Nfc in Italia fa capo a Vodafone e non a una delle tante banche che hanno sperimentato la soluzione in questi mesi. Dal 29 aprile, giorno della partenza del servizio, a giugno gli unici a poter perfezionare le transazioni con lo smartphone in uno dei 15.0mila Pos contactless presenti in Italia, se ne trovano da Ikea o nel nuovo Eataly ad esempio, saranno i 500mila possessori della prepagata Vodafone Smartpass, a cui non resterà che acquistare per 10 euro la nuova Sim 4G Nfc. Sono già pronte all’attivazione 200mila Sim. Bisogna ovviamente possedere un telefonino dotato di sensore Nfc, caratteristica che al momento accomuna 8 milioni di dispositivi presenti sul mercato. La cifra è destinata a triplicare entro il 2015. Anche a livello globale la tendenza sembra chiara, con il 64% degli smartphone abilitati entro il 2018.

 

In arrivo anche Telecom

Tornando all’Italia, si inizia a fare sul serio in estate con Ubi e Mediolanum a bordo della piattaforma Vodafone e con il resto del settore che calerà le sue carte. L’intenzione è quella di unire le forze appoggiandosi alla piattaforma comune realizzata da Sia per educare i consumatori alla novità. Sulle Sim di Telecom Italia, Poste Mobile o Noverca, da citare perché Intesa San Paolo è stata la prima a muoversi in questo senso con un test, potremo quindi probabilmente caricare le carte di qualsiasi circuito o istituto di credito. Telecom, secondo quanto risulta al Corriere della Sera, partirà nei mesi estivi con il suo Tim Wallet con Intesa San Paolo, Bnl, Ubi e Mediolanum in collaborazione con Visa e Carta Sì. Il ruolo così centrale degli operatori di telefonia, che sicuramente aiuta a dialogare con una fetta più ampia di pubblico rispetto a quella più avvezza agli sportelli delle banche, in realtà a livello tecnologico è già stato superato dall’Host Card Emulation, che consente di gestire in cloud tutte le informazioni necessarie per pagare con il dispositivo. Visa o Mastercard potranno quindi svincolarsi presto dai vari Vodafone e Telecom che però, come detto, aiutano a fare da trait d’union tra l’utenza smartphone e l’abitudine ai nuovi pagamenti.

 

Italia, terreno fertile

Il terreno, indipendentemente da chi si occuperà di ararlo, sembra fertile: “Già un possessore di smartphone su quattro ha fatto un acquisto con l’ausilio del dispositivo mobile (si pensi alle applicazioni o al mobile commerce, nda) e mentre compra il 50% si rivolge allo schermo tascabile per trovare informazioni aggiuntive su prodotti e offerte”, ha dichiarato il direttore generale commerciale di Vodafone Italia Ferruccio Borsani. In Spagna per ribadire il messaggio Vodafone ha puntato su uno spot televisivo abbastanza eloquente, che sui nostri schermi però non vedremo: una ragazza di solo smartphone (e inchiostro) vestita e accompagnata gode della semplicità della soluzione durante l’intera giornata.

Non solo con le carte

Nei nostri confini chi possiede una carta contactless, con la quale pagare strisciando su uno dei 150mila Pos abilitati a cui faranno riferimento anche gli smartphone, è già incoraggiato all’uso da piccole promozioni o offerte. All’Ikea ti regalano una tavoletta di cioccolato, nei ristoranti Eataly ti offrono il caffè e Vodafone ti dona due giorni di chiamate gratis ogni prima volta del mese che paghi con la sua Smartpass. Con l’Nfc assisteremo sicuramente a qualcosa di simile. L’utilizzo dell’Nfc non è fra l’altro limitato alle carte di credito: si potranno gestire con l’applicazione Wallet anche carte fedeltà, ticket restaurant e abbonamenti per i mezzi pubblici. Proprio Atm, azienda che gestisce i trasporti a Milano, ha già ampiamente sperimentato l’obliterazione dei biglietti, virtuali chiaramente, con la nuova modalità. Bisogna solo aspettare l’annuncio ufficiale.

Fonte: Corriere.it