Un’azienda statunitense ha sviluppato una tecnologia che permetterà di usare lo zaffiro nei futuri smartphone, senza incrementare il loro prezzo finale.

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I display dei dispositivi mobile di fascia alta, ma anche quelli di notebook e televisori, sono protetti da un vetro Gorilla Glass, diventato ormai uno standard dell’industria. Sebbene questo tipo di materiale offra una resistenza agli urti e ai graffi superiore al vetro normale, non può essere considerato indistruttibile. Il vero salto di qualità si otterrà con lo zaffiro, che in termini di durezza è secondo solo al diamante. Il problema principale però è rappresentato dal costo produttivo. GT Advanced Technologies ha sviluppato un nuova tecnologia efficiente che permette di realizzare laminati su larga scala.

Oggi, lo zaffiro viene utilizzato per i finestrini degli aerei e per i quadranti degli orologi di lusso. Anche il display dello smartwatch Apple è protetto da un vetro in cristallo di zaffiro, mentre gliiPhone 6 usano ancora un vetro normale rinforzato (gli ioni di sodio sono sostituiti da ioni di potassio). Lo zaffiro è presente solo sulla cover della fotocamera e sul lettore di impronte digitali. La sua produzione ha un costo da 5 a 10 volte maggiore rispetto al classico vetro temperato utilizzato in quasi tutti gli smartphone, limitando quindi il suo uso a display di piccole dimensioni. Gli ingegneri di GT Advanced Technologies hanno promesso di risolvere il problema del costo con un nuovo processo che permette di realizzare fogli di zaffiro spessi un quarto di un foglio di carta.

Per garantire resistenza agli urti, alle cadute e ai graffi non è necessario proteggere il display con un intero vetro in zaffiro, ma è sufficiente ricoprire il vetro normale con uno strato spesso solo 26 micrometri. Per produrre un laminato in zaffiro sintetico (corindone blu), l’azienda di Danvers (Massachusetts) utilizza un acceleratore di ioni che genera una tensione di 2 milioni di volt. I wafer di zaffiro vengono bombardati da ioni di idrogeno ad una velocità di 20.000 Km/s. Gli ioni, penetrati profondamente all’interno dello zaffiro, formano bolle di idrogeno quando il materiale viene riscaldato in un forno ad oltre 2.000° C. Al termine del processo si generano così sottili strati di zaffiro che vengono “incollati” al vetro.

La tecnologia GT Advanced Technologies è meno costosa, più efficiente di quella usata finora e permette di ottenere vetri in zaffiro esente da imperfezioni. Il prezzo di uno smartphone dovrebbe quindi aumentare solo di pochi dollari. Inoltre, sarebbe possibile usare lo zaffiro anche per dispositivi più grandi, come i tablet.

Fonte: webnews