Dall’11 al 17 ottobre si terrà Codeweek, la settimana europea della programmazione: centinaia di eventi in ogni parte del continente, Italia compresa, per offrire a giovani e giovanissimi l’opportunità di iniziare a programmare. La capacità di programmare è infatti un tassello fondamentale per il futuro: offre ai ragazzi una abilità indispensabile al mondo del lavoro che verrà e, al tempo stesso, si evita di lasciar pendente questa richiesta che potrebbe significare centinaia di migliaia di posti di lavoro entro i prossimi anni. Una iniziativa educativa, insomma, con finalità estremamente precise anche in termini di programmazione pedagogica.
La seconda edizione della settimana UE della programmazione (“Codeweek“) si terrà dall’11 al 17 ottobre 2014. Se la prima edizione fu programmata in poco tempo, frutto dell’entusiasmo di Neelie Kroes e dei suoi Young Advisor, questa volta, con un anno di tempo, nel vecchio continente milioni di bambini, genitori, insegnanti, imprenditori e politici parteciperanno a manifestazioni e si riuniranno nelle aule scolastiche per imparare la programmazione e le conoscenze che da questa derivano. Una specie di fiera continentale del coding.
Quasi superfluo spiegare quanto sia rilevante la programmazione di codice per l’innovazione digitale. La Silicon Valley e Israele, in particolare, di fatto sono territori cresciuti grazie alla loro capacità di concentrare queste abilità da tutto il mondo. In un mondo di oggetti che comunicano è venuto il momento di imparare il linguaggio delle cose, di imparare a programmare, obiettivo che si pone, ad esempio, l’Hour of Code che verrà sperimentato nelle scuole primarie anche in Italia.
Saper programmare è il vantaggio competitivo dell’era digitale. Per questo la Europe Code Week promuove eventi e iniziative che incoraggino tutti, indipendentemente da età, genere, professione, ad avvicinarsi all’arte e alla scienza della programmazione, imparando prima di tutto ad apprezzarne la bellezza e il divertimento. Lo stesso commissario all’agenda digitale europea ha già scritto a questo proposito prima dell’estate, quando si sono aperti gli inviti per partecipare a questa particolare settimana del mese di Ottobre, puntando anche sull’impatto nel mondo del lavoro.
Al giorno d’oggi oltre il 90% dei posti di lavoro esige una certa competenza informatica. Gli specialisti delle Ict sono inoltre un pilastro della forza lavoro moderna in tutti i settori dell’economia europea, con una domanda che cresce ogni anno del 3%, mentre il numero dei laureati in informatica non riesce a soddisfare la domanda. Ne consegue che non è possibile coprire molti posti vacanti destinati a specialisti informatici, nonostante l’elevato livello di disoccupazione in Europa. Se non si affronta correttamente questo problema a livello nazionale e unionale, entro il 2020 vi potrebbe essere una carenza di ben 900 mila informatici.
Codeweek: come si partecipa
La Codeweek europea si rivolge sia ai bambini che agli adulti, che possono partecipare agli eventi sulla programmazione che via via sono aggiornati e visibili nella mappa degli eventi. C’è anche un blog che raccoglie storie di coding. Questi sono i principali protagonisti della settimana che verrà:
- I programmatori possono organizzare seminari nelle scuole locali, occupare spazi o centri comunitari.
- Gli insegnanti che programmano possono tenere classi di programmazione, condividere le loro lezioni e organizzare seminari per i colleghi.
- Gli insegnanti che non programmano possono invece organizzare seminari o invitare genitori e studenti a condividere l’insegnamento della programmazione.
- I genitori possono incoraggiare i loro ragazzi a partecipare a un seminario sulla programmazione.
- Le imprese e le organizzazioni non profit possono ospitare seminari di programmazione, prestare il proprio personale come formatori in un’azione “back-to-coach”, organizzare gare di programmazione per gli studenti o sponsorizzare eventi a tema.
La Codeweek in Italia
La versione italiana della Codeweek è ancora in piena attuazione, e aspetta di essere riempita di eventi. Se lo aspetta anche Alessandro Bogliolo, al quale si può scrivere per proporre una iniziativa locale inserendola così nel quadro complessivo delle attività nazionali.
L’impatto della Codeweek dipende infatti dal coinvolgimento delle scuole, che possono partecipare veicolando l’informazione ai propri studenti, organizzando iniziative al proprio interno, partecipando alle numerose attività offerte, o riutilizzando nel corso delle proprie attività didattiche i materiali e gli strumenti sviluppati nel corso della settimana.
Fonte: webnews