1. «Gratis», «regalo», «free», «omaggio» e simili proprio non funzionano più. Spesso attivano il filtro antispam e comunque nessuno cade più in trucchetti del genere. O almeno si spera.
2. Esotismi come caratteri cinesi o russi possono dare un tocco di stile alla nostra corrispondenza ma i filtri la vedono in modo diverso. Questi due Paesi infatti sono i re della posta indesiderata e i loro messaggi vengono bloccati anche quando sono leciti.
3. «Probabilmente l’hai già visto…» fa il paio con «Un messaggio da…». Se il mittente suppone che abbiamo già visto il contenuto non c’è motivo per noi di aprirlo mentre il secondo oggetto è ridondante: sappiamo già che quello che abbiamo di fronte è un messaggio e anche il mittente è specificato. Quindi, perché scriverlo di nuovo?
4. Superlativi assoluti come «grandissimo», «bellissimo», «ricchissimo» hanno la peculiare capacità di farci cliccare direttamente sul cestino per polverizzare il messaggio all’istante. Meglio mantenersi quieti con gli aggettivi, come quando si parla.
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