Le lenti a contatto smart di Google, annunciate all’inizio dell’anno, non sono più solo un progetto sperimentale chiuso nei laboratori di Mountain View. Grazie alla partnership con la casa farmaceutica svizzera Novartis, il team al lavoro sul dispositivo potrà contare sulla collaborazione di un’azienda con alle spalle una lunga esperienza nel campo dell’oculistica, di certo utile per il perfezionamento della tecnologia in vista di un possibile lancio sul mercato in futuro.
Ad affiancare il motore di ricerca sarà in particolare il personale di Alcon, società controllata da Novartis e specializzata proprio nella cura degli occhi. Va precisato che non si tratta di una stretta di mano finalizzata alla commercializzazione delle “smart contact lens”, almeno non nel breve periodo. Innanzitutto servirà prima il via libera da parte della FDA (Food and Drug Administration), ovvero l’ente governativo americano che si occupa di regolamentare la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici. La funzionalità principale del device, lo ricordiamo, è quella di monitorare il livello di zuccheri nel sangue, utile soprattutto per i pazienti diabetici.
Il nostro sogno è quello di poter impiegare le tecnologie più recenti e la miniaturizzazione delle componenti elettroniche per migliorare la qualità della vita di milioni di persone. Siamo molto felici di poter lavorare con Novartis per raggiungere l’obiettivo.
Queste le parole di Sergey Brin, contenute nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale dell’azienda svizzera. Gli fanno eco quelle di Joseph Jimenez, amministratore delegato di Novartis.
Guardiamo avanti per lavorare a stretto contatto con Google e unire le loro tecnologie avanzate alla nostra conoscenza in campo biologico, così da poter soddisfare nuove esigenze in ambito medico. È un passo importante per superare i confini dei metodi tradizionali per il trattamento delle patologie, a partire dagli occhi.
Oltre a poter effettuare, come già detto, un’analisi continua e non invasiva del livello di zuccheri nel sangue, le lenti a contatto smart di bigG potranno essere impiegate anche come sistema correttivo dinamico per la vista, in particolare nelle persone affette da presbiopia. Serviranno probabilmente alcuni anni prima di poter vedere gli effetti concreti della partnership, ma l’accordo dimostra una volta di più l’impegno del motore di ricerca in ambiti differenti da quello Web, a testimonianza di come il suo raggio d’azione si sia esteso nel corso degli ultimi anni.
Una curiosità: l’annuncio arriva ad un solo giorno di distanza dalle dimissioni di Babak Parviz, uno dei responsabili del progetto (al lavoro anche su Glass), che lascia Google per approdare in Amazon, dove metterà le sue competenze e la sua esperienza al servizio del gigante dell’e-commerce.
Fonte: Webnews