Una salto in avanti di dieci anni per aiutarti ad anticipare l’andamento del mercato del lavoro
L’innovazione, per definizione, non aspetta nessuno. Quella tecnologica ancor meno: di lavoratori c’è sempre meno bisogno. Negli ultimi due secoli è toccato prima all’agricoltura e poi all’industria ed ora è il turno del terziario: i lavori del futuro soppianteranno gli impieghi del presente e modificheranno radicalmente le figure professionali.
Graeme Codrington, futurista del Tomorrow Today Global ci avverte che “quasi il 25% degli impiegati a tempo pieno lavorerà ‘su richiesta’”. La “on-demand economy” al giorno d’oggi è già ampiamente diffusa nei settori creativi, come ben sanno i freelancer.
Il personal branding sarà solo il primo passo per i professionisti del futuro, che dovranno imparare a gestire orari flessibili, impegni eterogenei e una formazione continua, che deve necessariamente integrarsi con gli interessi e la vita privata.
Quali novità verranno introdotte nei prossimi dieci anni? Ecco una visione dei lavori del futuro.
Professional triber
La nascita di questa figura è la diretta conseguenza di quanto esposto sopra. Con il proliferare di freelancer e figure equivalenti, sarà necessario un professionista specializzato nel rendere coesi ed efficienti team creati per progetti molto specifici. Joe Tankersley, futurista e designer per Unique Visions, afferma che il professional triber racchiude “il modello di Hollywood, sparpagliato per il mercato del lavoro”.
Freelance professor
Anche i professori rientreranno nella categoria dei lavoratori indipendenti. Tankersley la reputa una conseguenza naturale della crescita esponenziale dei corsi online e delle qualifiche alternative. Resta da scoprire quanto i futuri accademici saranno in grado di parlare ad una webcam invece che ad una platea di studenti in carne e ossa.
Urban farmer
Siamo sempre più consapevoli, o crediamo di esserlo. In ogni caso, la sensibilità verso i temi ambientali è sempre più forte. Se un effettivo ritorno alla natura per molti sarebbe una soluzione troppo onerosa, una via di mezzo è offerta dall’agricoltura urbana. Tankersly pensa che “sarà una piccola ma significativa parte della catena alimentare del futuro”.
End-of-life planner
L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che entro il 2025 il 63% dell’umanità avrà più di 65 anni e molta più libertà di scelta. Saremo probabilmente noi a prendere le redini del nostro trapasso, e lo faremo con l’aiuto di esperti specializzati: edificazione di monumenti commemorativi, funerali sfarzosi e guide all’eutanasia sono alcune delle possibilità di business.
Remote health care specialist
Di contro, l’aspettativa di vita aumenta ogni giorno che passa e questo grazie anche ai dispositivi di monitoraggio della salute, sempre più diffusi. Codrington ritiene che in questo modo i medici avranno più tempo da dedicare ai casi urgenti. Molte aziende stanno già cavalcando quest’onda, prima fra tutte Apple.
Neuro-implant Technician
Per la gioia di tutti gli appassionati di fantascienza, da “I Robot” a “Ghost in the Shell”, gli impianti neurali saranno presto una realtà. Codrington osserva che “la nostra conoscenza del cervello si sta sviluppando più velocemente di ogni altro campo scientifico” e per questo a breve diverranno necessarie figure professionali specializzate, come “neurochirurghi, ingegneri per il backup del cervello, ingegneri neuro-robotici”.
Senior carer
Le conseguenze dell’innalzamento dell’età media non sono finite: una notevole forza lavoro verrà impiegata nell’assistenza degli anziani. Parliamo di persone di mezza età, giunte ad un punto morto della loro carriera lavorativa, che potranno riqualificarsi per assistere gli anziani non solo fisicamente, ma anche psicologicamente.
Smart-home Handyperson
Uscendo dalle questioni sanitarie, analizziamo una realtà ben radicata: l’Internet of Things. Già oggi inizia a diffondersi la necessità di tecnici che sappiano installare e configurare questi apparecchi, per cui, secondo Codrington, “ci sarà abbondanza di lavoro per chi sarà in grado di portare i vari aspetti dell’Internet delle Cose nelle nostre case”.
Virtual reality experience designer
Rimanendo in questo campo, uno degli aspetti più chiacchierati è l’uso della realtà virtualeper il lavoro e per il divertimento: chi non ha mai fantasticato di andare al lavoro semplicemente eseguendo un login o di buttare la propria console per provare un’esperienza di gioco più immersiva? Sarà compito dei designer creare delle esperienze virtuali che possano tenere il passo con quelle reali, ma ci sarà bisogno anche di direttori, attori e sviluppatori, come per un film.
Sex worker coach
A proposito di svago: John Danaher, docente presso la NUI Galway’s School of Law, pensa che il mestiere più vecchio del mondo continuerà la sua storia anche nel futuro. Questo perché se i robot ci soppianteranno in termini di efficienza sul lavoro, non riusciranno a farlo in ambiti dove la relazione tra esseri umani è di primaria importanza. La minaccia della disoccupazione tecnologica porterà ad una progressiva legalizzazione del mercato del sesso, per cui “aumenterà il mercato per le persone che sapranno insegnare agli umani ad essere degli efficaci lavoratori del sesso”.
Fonte: ninjamarketing