Sempre più italiani visitano siti maligni. A rivelarlo un recente Report pubblicato da Trend Micro relativo al secondo trimestre del 2014. Sebbene la percentuale di visite sia abbastanza bassa rispetto a Paesi come gli Stati Uniti o il Giappone, si tratta di un valore da non sottovalutare poiché in forte in aumento: i nostri connazionali hanno visitato siti maligni 37 milioni di volte nel periodo analizzato.
Il Report evidenza inoltre che l’Italia scende dal podio delle nazioni che inviano più spam, passando dal terzo posto del primo trimestre al quinto. La classifica dei Paesi che inviano più spam è guidata dalla Spagna, seguita da Argentina, Stati Uniti e Germania. In Italia sono stati bloccati 670 milioni di indirizzi IP che inviano spam. In tutto il mondo più di 13 miliardi.
Nonostante questo dato positivo, non si può non osservare con preoccupazione un fenomeno in crescita: il numero di attacchi all’online banking è da diverso tempo in aumento nel nostro Paese. L’Italia è infatti entrata nella top ten delle nazioni maggiormente colpite da malware diretti al settore dell’online banking. La classifica in questo caso è guidata da Giappone, Stati Uniti e India. Nel secondo trimestre 2014 sono stati ben 2.420 i malware diretti al banking che hanno colpito direttamente l’Italia. In tutto il mondo 121.000.
Il report mostra quindi che le vulnerabilità ad alto rischio e le violazioni di dati hanno continuato a dominare la prima metà del 2014. La severità di questi attacchi si è intensificata contro le istituzioni finanziarie, le banche e le catene di negozi, provocando la cifra record di 10 milioni di dati personali violati nel mese di luglio. Al 15 luglio, infatti, erano state raccolte più di 400 denunce di incidenti di violazioni di dati. Questo dato sottolinea ancora una volta come le aziende e le organizzazioni abbiano bisogno di una strategia di difesa efficace, per proteggere i loro dati sensibili.
“Le organizzazioni devono considerare la sicurezza informatica come un tassello primario di una strategia di business a lungo termine, non come una risposta sporadica a eventuali criticità – ha affermato Raimund Genes, CTO, Trend Micro – Una strategia di sicurezza ben pensata porta a benefici a lungo termine che migliorano l’efficienza e gli incidenti registrati in questo trimestre dimostrano ancora una volta la necessità di un approccio alla sicurezza più integrato.”
Fonte: bitmat