“Facebook e Instagram sono stati, e lo sono tuttora, due dei social network più utilizzati nel mondo. Da qualche anno lo sono anche per lavoro e non solo per divertimento. (Già, i social media cosi esistono davvero!)
Ebbene, il punto sta che a elogiarli e a descrivere il loro funzionamento, le loro potenzialità, eccetera sono in molti, ma che ne diresti di sentire qualche critica?
Ho raccolto per le vie del web alcune lamentele, ma non solo: anche suggerimenti utili che tu, nostro caro Mark Zuckerberg, potresti rielaborare con soci e colleghi, per farci trovare un sacco di belle sorprese nel nuovo anno.
Facebook Ads e il Power Editor.
Di’ un po’, Zuck, non ti sembra che la combriccola tra te e Google stia mettendo a rischio la simpatia che hanno per te i tuoi fan?
Non capisco perché Power Editor debba funzionare solo con Google Crome e non con altri browser. Che ne dici, ti va una scappatella con Safari?
E se io me li volessi perdere?
“Caro Zuck, io capisco che devi ricordare alle persone che tu ci tieni a loro. Ma basta propormi fotografie di quattro anni fa. E, soprattutto, basta proporle agli altri, che poi le condividono!”
Icone varie, notifiche che ci perseguitano, notizie “da non perdere” che disturbano il quieto vivere e i propri gusti, ricordi da rivivere di cui molti non ne vogliono proprio sapere, avvisi di compleanni che possiamo tranquillamente copiare e incollare su una mail di auguri, tanto sono grandi e colorati nella nostra piccola home.
Già, Zuck, è ora di finirla. Facebook fa già fin troppo parte delle nostre vite, non serve che ce lo rammenti ogni giorno su computer e mobile.
Ma grazie del pensiero.
Amici suggeriti. Ma chi sono?
“Caro Mark, potresti smettere di suggerire amici? Se avessi voluto aggiungerli, avrei chiesto loro l’amicizia.”
Questo messaggio di un utente esasperato sembra essere una considerazione assai semplice. Eppure tu perseveri con la tua iniziativa.
Se proprio ci tieni, potresti suggerirmi persone che almeno conosco di vista o che mi possono davvero interessare?
Altri suggerimenti inutili.
Mi sorprendo quando al click di un post come questo “Continua l’avanzata dei boschi e delle foreste europee. Secondo l’ultimo rapporto sullo stato delle foreste in Europa dal 1990 al 2015 la superficie di boschi è aumentata di 17,5 milioni di ettari”, mi appaiono suggerimenti di post che citano Renzi e Franceschini. Ho capito che il ministro si chiama Boschi, ma andiamo!
Che ne dici di impegnarti a rielaborare qualche filtro?
Mi piaci, ma non ti seguo.
Caro Zuck, perché ci illudi con migliaia di like alle nostre pagine e una misera copertura dei post? Mi piacerebbe ci avvisasti quando i nostri fan smettono di seguire la nostra pagina. Così passeremmo notti più tranquille, senza troppe domande per la testa.
P.S. Già che ci sei, potresti darci la possibilità di taggare anche i profili personali nelle pagine?
Il silenzio degli aggiornamenti.
Zuck, ci farebbe piacere se quando aggiorni la tua creatura ce lo comunicassi esplicitamente, magari con le notifiche simili a quelle su notizie e suggerimenti che ti piacciono tanto. Grazie.
Io, tu e i miei account.
Ho tre app scaricate nel mio cellulare e nel computer per poter gestire (ugualmente con fatica e, per avere ulteriori prestazioni, con denaro sudato) più account su Instagram.
Farlo da mobile: ti rendi conto, Zuck? In uno spazietto di pochi pollici devo uscire ed entrare da più applicazioni, accedere a Instagram con un account e poi, quando devo cambiarlo, dover rientrare ridigitando nome utente e password, che poi certamente sbaglio dalla fretta, e allora rifare tutto perché nulla è memorizzato e… Hai perso il filo del ragionamento, eh? Tu prova a pensare a tutti quei fili di chi lo fa per lavoro senza assistenti o porta borse!
P.S. Sarebbe carino da parte tua aggiungere su Instagram anche la possibilità di condividere le immagini, non solo attraverso messaggi, grazie.
Il flusso personalizzato dei contenuti.
Cito senza aggiunte Francesco Ambrosino:
“Uno dei difetti che riscontro maggiormente in Instagram, ed è uno dei motivi per i quali non mi prende più di tanto, è la scarsa propensione alle interazioni, perché tutto ruota intorno all’apprezzamento o meno delle foto e dei video pubblicati dagli account. Non ci sono gruppi di settore e il flusso dei contenuti non è personalizzabile, quindi si rischia di perdersi molti contenuti interessanti quando ci si collega per pochi minuti”.
Gli Hashtag.
Hei Mark, non è che per caso stai pensando a un trucchetto per filtrare hashtag assurdi o idioti?
Fammelo sapere, semmai.
Zuck, suvvia, sono solo alcune piccole richieste e lievi critiche. Per il 2016, stai sereno!”
Fonte: webhouseit