Come sempre, quando c’è di mezzo la rivoluzione tecnologica, sono gli Stati Uniti a fare da apripista.
Abbiamo bisogno di un piccolo prestito? Andiamo in Rete, compiliamo on line una facile scheda e poco dopo otteniamo un voto in pagella e un interesse da pagare. A quel punto, riceveremo una serie di offerte di quattrini da potenziali creditori.
Questo rating, inoltre, viene pagato con un fee da coloro che, sempre in rete dispongono di risparmi in eccesso, poco o niente remunerati dalle banche, disposti a prestarceli a un interesse tanto minore quanto maggiore sarà la nostra affidabilità rilevata. Fino all’importo massimo (per ora) di 35mila dollari.
È il futuro? Magari non immediato, ma probabilmente si. Rispetto al tradizionale rapporto domanda/offerta di credito che cosa è cambiato? Il concetto. Il marketing. Il sistema.
Lo stesso sistema (di matching on line) vale – per fare un altro esempio della sua reale applicabilità – anche nella vendita sulla rete di un servizio che ci consente di viaggiare, dietro modesto pagamento, avvalendoci dell’auto di uno sconosciuto.
La società BlaBlaCar è una piattaforma online che mette in contatto automobilisti con posti liberi a bordo delle proprie auto con persone in cerca di un passaggio che viaggino verso la stessa destinazione (il cosiddetto “ride sharing”).
Con una community di oltre 10 milioni di iscritti, 2 miliardi di km condivisi, decine di migliaia di destinazioni in tutta Europa e oltre 2 milioni di persone trasportate ogni mese, leggiamo nel suo sito, BlaBlaCar è oggi leader del settore in Italia e in Europa.Di fatto, BlaBlaCar non fa altro che chiedere un rating ai potenziali autisti, e poi il mercato si accorda.
Per restare in tema di trasporti, della concorrenza mondiale di Uber ai tassisti abbiamo già parlato su queste pagine.
Così come pure di sanità, a proposito di «Tweetsalute», il sito Internet in cui chiunque può formulare a una ventina di specialisti medici una domanda sulla propria salute, per ricevere una risposta in tempo reale, o quasi. Unico limite, i 140 caratteri.
Credito. Trasporti. Salute… Ormai il futuro non ha più i contorni della fantascienza. È solo l’inizio. A patto d’esser consci della prima, immutabile legge del mercato: liberi i singoli individui possessori di patrimonio (in economia, la ricchezza, espressa in termini monetari, a disposizione di un soggetto in un determinato istante: fabbricati, automezzi, mobili, merci eccetera; in senso figurato: tutto ciò che ha valore) di negoziare accordi con altri individui. E che si abbia l’intelligenza di saper riconoscere le opportunità che il mercato ci offre.
Fonte: dmcmagazine