Celato sotto il nome “Focus Pixels” scelto da Apple, c’è una tecnologia già consolidata nel settore delle SLR: auto-focus a rilevamento di fase. È la seconda volta che si usa nel mercato degli smartphone.
Apple ha annunciato da pochi giorni i nuovi iPhone 6, che si rinnovano in maniera sostanziale sotto parecchi aspetti. Cambia il design, cambiano i display, cambia l’architettura hardware, e cambia anche la fotocamera. Nonostante si sia scelto un conservativo sensore da 8 megapixel privilegiando le dimensioni dei singoli pixel sul numero degli stessi, Apple è la seconda società ad utilizzare un dispositivo di messa a fuoco a rilevamento di fase su uno smartphone.
La prima ad averlo fatto è stata Samsung con Galaxy S5, pioniera nel settore degli smartphone della tecnologia che permette una messa a fuoco più rapida ed efficace. Ad oggi, la stragrande maggioranza dei dispositivi mobile si basa sulla misurazione del contrasto, una tecnica che, come si evince dal nome, determina l’esatta messa a fuoco nel punto di massimo contrasto fra quelli sondati dal sensore per lo scatto. Non fa affidamento sullo specchio, né su un secondo sensore come nel caso della tecnologia scelta da Samsung e Apple per i propri top di gamma.
Il rilevamento della fase funziona in maniera differente ma si basa anch’esso sulla luce percepita dal sensore per analizzare l’immagine e trovare il punto di messa a fuoco ideale. Si tratta della stessa tecnologia che troviamo su molte SLR, sia digitali che a pellicola, e che permette attraverso l’uso di sensori CCD dedicati una maggiore velocità e precisione nella messa a fuoco. È un sistema passivo – come del resto la misurazione di contrasto – e pertanto necessita di fonti luminose per poter stabilire il valore corretto per la messa a fuoco.
iPhone 6 è stato annunciato in due versioni differenti lo scorso martedì in un evento tenuto al Flint Center of Performing Arts a Cupertino. Solamente nel modello Plus, da 5,5″, è presente un modulo per la stabilizzazione ottica delle immagini, ma tutte le restanti componenti della fotocamera dovrebbero essere le stesse fra i due modelli. Sarà interessante notare se ci saranno differenze sulla qualità degli scatti o se quelle percepibili saranno esclusivamente da addurre ai vantaggi ottenibili dalla stabilizzazione ottica.
Fonte: hwupgrade