Un giovane ingegnere cinese, Sun Danyong, a cui era stato affidato un prototipo dell’iPhone di prossima generazione, è stato letteralmente torturato e successivamente si è suicidato.
Danyong lavorava presso Foxconn, uno dei principali produttori di hardware cinesi e, soprattutto, uno dei principali fornitori di Apple, e il suo compito era proprio quello di mostrare i prototipi degli smartphone al personale dell’azienda di Cupertino.
Sfortunatamente, ma ancora non si sa come, uno di questi oggetti è stato smarrito; il giovane Danyong è stato interrogato e, a quanto sembra, torturato perché confessasse il “furto”.
L’assenza, infatti, di uno dei 16 prototipi realizzati da Foxconn avrebbe potuto mandare a monte gli accordi di produzione con Apple.
Pochi giorni dopo Danyong si è suicidato nella sua abitazione e attualmente, secondo quanto riporta la stampa cinese, la security di Foxconn è sotto inchiesta. Apple è naturalmente dispiaciuta per quanto avvenuto e in una nota ha riferito “Siamo addolorati per la tragica perdita di questo giovane lavoratore, e siamo in attesa dei risultati delle indagini sulla sua morte. È necessario che tutti i nostri fornitori trattino tutti i lavoratori con dignità e rispetto“.