“Non troverai mai gli arcobaleni se continuerai a guardare in basso” . Questa è la frase che apre il sito di Anna Costanzo, la make-up artist assassinata a Bari la notte tra venerdì e sabato nel suo appartamento a San Girolamo.
«Con un raggio di sole nasceva in un giorno di primavera una bella bimba bionda e ricciolina, Anna, prima figlia. I genitori avrebbero voluto una figlia che suonasse bene il pianoforte. Ma lei, oltre a giocare con le bambole e i pelouches, li truccava con i colori del sole… con i colori caldi come il giorno della sua nascita. Tuttora il suo colore preferito è l’arancio. Ecco così la sua passione per il trucco…».
Www.annacostanzo.it. Eccolo l’indirizzo web del sito e quelle poche righe sono esattamente le stesse che introducono alla sua biografia on-line, il cappello che precede il fitto curriculum di impegni lavorativi svolti in quasi 25 anni da Anna.
«Una compagna di lavoro preziosa ed un’amica se possibile ancor più meravigliosa», dicono di lei alla Fondazione Petruzzelli.
Anna si occupava di trucco e parrucco già per l’Aida alle Piramidi, il trionfo della Bari lirico-socialista nel 1987 a Giza, e fu Anna a curare il make-up di Liz Taylor quando Franco Zeffirelli scese in Puglia per girare il suo Giovane Toscanini. Risaliva ad allora anche l’impe gno col Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, poi seguito da quello con la stagione lirca salentina al politeama Greco di Lecce.
La Costanzo con l’esperienza era diventata una specialista del trucco per l’opera tanto da spostarsi anche in altre città d’Italia.
E del resto, era stata lei a preparare come sempre gli artisti per la Norma al termine della quale divampò l’incendo nel teatro.
Ha lavorato, ancora, con Gerry Calà o al fianco di Gabriele Salvatores, o impegnata a ritoccare make-up ricchi di fantasia e colori.
La Costanzo si era diplomata al liceo artistico e aveva poi presto dato sfogo lavorativo alla sua autentica passione per il make-up.
Dal suo profilo sul social network Facebook a cui la donna era iscritta, resta l’immagine di una donna di 50 anni piena di voglia di vivere e di comunicare, che si riconosceva nelle canzoni di Vasco Rossi (Albachiara la canzone che secondo lei la raccontava, La strega uno dei link segnalati), buddista con una passione per l’Africa, che si definiva romantica, allegra solare e rompiscatole. E con una certa vena pragmatica, tipicamente barese: essere un filosofo – diceva citando la frase in cui si riconosceva – non significa semplicemente pensare con acutezza e nemmeno fondare una scuola, significa risolvere alcuni dei problemi della vita non teoricamente ma Praticamente…
C’è un indagato nelle indagini sull’omicidio di Anna Costanzo, Si tratta dell’ex fidanzato, un 33enne a carico del quale, tuttavia, non ci sarebbero indizi schiaccianti.
Torna libero l’uomo indagato per omicidio volontario, ma i sospetti restano tutti. Su una sua scarpa c’è una macchia, forse di sangue. E poi ci sono le contraddizioni in cui è caduto durante il primo, lunghissimo interrogatorio, e la delusione per una relazione che lui non avrebbe voluto interrompere.
Intanto per oggi sono attesi i risultati dell’autopsia sul corpo della donna.