Si usa toccare ferro come gesto scaramantico perché sin dall’antichità, in molte parti del mondo, questo metallo considerato tra gli elementi con grande valenza magica.
All’origine di questa credenza ci sono diverse sue caratteristiche, vere o presunte: è stato uno dei primi metalli lavorati dell’uomo e viene estratto dalle viscere della terra, di cui è considerato figlio.
La sua durezza lo rende uno scudo ideale contro il pericolo.
Per esempio nell’antichità, in Valsassina, borchie battenti di ferro venivano posti sulle porte per scacciare l’orso che incarnava il male.
Anche altri oggetti in ferro sono considerati amuleti; per esempio il ferro di cavallo, che unisce le proprietà del metallo di cui è fatto alla forma a mezzaluna, simbolo legato a diverse divinità sia della cultura occidentale sia orientale.
Il ferro però non è considerato solo un portafortuna: nelle antiche religioni africane, il fatto che sia un tramite tra elementi con grande potere magico gli dà una doppia valenza di avversario e strumento del male stesso.