Acquisire le immagini della struttura chimica dei singoli atomi all’interno di una molecola di pentacene con una risoluzione senza precedenti è quanto sono riusciti a fare i ricercatori del centro di ricerca Zurigo di Ibm, realizzando un progetto di studio (“The Chemical Structure of a Molecule Resolved by Atomic Force Microscopy“) avviato da anni e facendo un ulteriore passo in avanti nel campo delle nanotecnologie.
Il risultato è stato raggiunto utilizzando un microscopio molto avanzato, basato sulla tecnica della microscopia a forza atomica (Afm) in ultravuoto e a bassissime temperature (-268 gradi centigradi).
È la prima volta nella storia che un occhio umano guarda attraverso la nuvola di elettroni per vedere l’ossatura atomica di una singola molecola: una sorta di comune radiografia ossea all’ennesima potenza, assai più sofisticata e dettagliata, visto e considerato che la molecola oggetto di studio (composta da 22 atomi di carbonio e 14 atomi di idrogeno) era lunga 1,4 nanometri e lo spazio tra gli atomi di carbonio adiacenti di appena 0,14 nanometri, circa un milione di volte più piccolo del diametro di un granello di sabbia.
La studio segue un precedente esperimento attraverso il quale gli scienziati del centro di Zurigo hanno misurato gli stati di carica degli atomi utilizzando anche in quell’occasione un microscopio a forza atomica e pone le basi per studiare la modalità di trasmissione della carica attraverso le molecole o le reti molecolari.
L’obiettivo è quello di poter costruire componenti elettronici di calcolo più piccoli, più veloci e più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai processori e ai dispositivi di memoria attualmente disponibili oggi. E fornire ulteriore intelligenza artificiale ai sistemi e alle reti che “regoleranno” la vita quotidiana di milioni di persone.