Il Muro di Berlino eretto dal regime comunista della Germania Est, era una barriera in cemento alta circa tre metri e mezzo che separava Berlino Ovest da Berlino Est e dal resto della Repubblica Democratica Tedesca.
Il muro ha diviso in due la città di Berlino per 28 anni, dalla sua costruzione (iniziata il 13 agosto del 1961) fino al suo smantellamento.
Oggi, dopo 20 anni, a Berlino arrivano i Grandi del mondo, e Angela Merkel, la “fanciulla venuta dall’Est” divenuta la donna più potente della Terra, celebrerà con loro il ventennale della caduta del “Muro della Vergogna”.
“Saranno ore di commozione, per molti tedeschi e molti europei, non dimenticheremo mai l’aiuto dei paesi amici”, ha detto Angela Merkel.
Ieri ha ricevuto la Segretaria di Stato Hillary Rodham Clinton e l’ex presidente sovietico Mikhail Gorbaciov, i primi arrivati.
Tra poche ore accoglierà Sarkozy e Berlusconi, Lech Walesa, leader della rivoluzione che avviò la svolta dell’est, poi presidente e Nobel per la pace, il premier polacco Donald Tusk e il presidente russo Dmitri Medvedev, il presidente della Commissione europea Barroso e i leader di tutta la Ue. Unico assente, Barack Obama.
Già ieri, migliaia di berlinesi hanno passeggiato nella parte est del centro, che domani sarà luogo dei festeggiamenti.
Il primo momento significativo il mondo lo vivrà in diretta tv nel pomeriggio quando, tenendo Walesa e Gorbaciov a braccetto, “Angie” passerà simbolicamente l’ex frontiera a Bornholmer strasse, dove vent’anni fa fu aperto il primo varco.
Poi la cancelliera parlerà al mondo insieme agli ospiti alla Porta di Brandeburgo. Poco dopo, Walesa e l’allora premier comunista-riformatore ungherese Miklos Németh (l’apertura della frontiera magiara, nel settembre 1989, aprì la porta del mondo libero a migliaia di giovani della Ddr) darà la martellata iniziale per far crollare 2km di Muro ricostruito in polistirolo.
Daniel Barenboim dirigerà il concerto in centro, poi un grande spettacolo di fuochi d’artificio concluderà il giorno più lungo di Berlino unita.
Sarà il giorno più felice per una Berlino magnifica e, soprattutto, UNITA.