Ieri sera Silvio Berlusconi, al termine del comizio di Milano, è stato colpito al volto con un souvenir del Duomo da Massimo Tartaglia.
Berlusconi e’ stato sottoposto subito a tac con esito negativo. La prognosi e’ di venti giorni, mentre potrebbe essere dimesso dall’ospedale oggi o domani. Secondo il primo referto, il presidente del Consiglio avrebbe subito la lesione lacero-contusa interna ed esterna delle labbra con due denti lesi e la rottura di uno di questi. Il sottosegretario Paolo Bonaiuti ha in seguito precisato che il premier ha subito anche la rottura del setto nasale.
All’uomo di 42 anni, trasferito nella notte dalla Questura al carcere di San Vittore, sono state contestate le accuse di lesioni pluriaggravate dalla premeditazione e dalla qualifica di pubblico ufficiale della parte offesa.
A Tartaglia sono stati trovati in tasca un altro souvenir, un piccolo crocifisso e una bomboletta di spray al peperoncino.
Secondo quanto risulta alla questura di Milano, Massimo Tartaglia non sarebbe legato a nessuna organizzazione antagonista conosciuta. La dinamica dei fatti agli investigatori appare al momento più vicina ad un gesto isolato che ad un tentativo di aggressione organizzato, e il fatto che sia in cura per problemi mentali sembra confermare questa tesi.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dice: “Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio – dice – al quale va la mia personale solidarietà”.
Inoltre il capo dello Stato esprime “il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza”.