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Categoria: Notizie Pagina 14 di 28

Nuovi profili Facebook, cosa cambia?

Facebook ha recentemente introdotto un nuovo layout per le pagine dei profili. Non si tratta di una riorganizzazione radicale come accaduto in passato ma di una processo di affinamento che ha modificato l’organizzazione delle pagine.

Confermata la struttura in tre colonne si nota subito come lo spazio a destra destinato a pubblicità e servizi correlati sia stato leggermente aumentato. Al centro la colonna principale si apre ora con una breve descrizione dell’utente che riporta i dati più importati del suo profilo. Da quest’area scompaiono invece le tradizionali schede che davano accesso alle varie aree del profilo. Gli stessi link sono ora disponibile nella colonna sinistra.

Sempre a sinistra sono spuntate nuove opzioni di personalizzazione che consentono di mettere in evidenza i propri familiari o un qualsiasi altro gruppo di contatti. La migrazione verso i nuovi profili sarà graduale e dovrebbe comunque concludersi entro pochi giorni.

Fonte: www.azpoint.net

FACEBOOK, SUI PROFILI PIÙ FOTO E INFORMAZIONI

Novità per gli utenti di Facebook, il social network più usato del mondo. Il fondatore Mark Zuckerberg, intervistato dalla Cbs, ha illustrato la riprogettazione del profilo degli utenti, le cui modifiche renderanno più facile per tutti raccontare la propria storia, con un accento maggiore sull’aspetto visivo, sulle foto e sugli elementi che rappresentano i propri interessi. La biografia, ad esempio, descriverà chi è l’utente, dove vive, un insieme delle foto più recenti e molto altro: modifiche che, secondo Zuckerberg, che non ha escluso di vendere in borsa quote della sua azienda, piaceranno molto agli inserzionisti pubblicitari. Nell’intervista il fondatore di Facebook ha rivelato di aver rifiutato un miliardo di dollari da Yahoo! nel 2006 per vendere la società, valutata 6,5 miliardi di dollari nel 2009, ma il cui valore è ora probabilmente superiore ai 10 miliardi.

Fonte: www.leggo.it

CinKue: cosa faresti o cosa vorresti farti fare con 5 euro?

5 euro? CinKue è il nome di un nuovo e interessantissimo sito online gratuito che ha creato una comunità in cui si possono offrire o ricevere dei servizi a partire da 5 euro. Il sito è stato pensato appunto per dare la possibilità ai suoi utenti di poter guadagnare qualche euro offrendo prodotti o servizi a basso costo appunto a partire da 5 euro fino ad un massimo di 200 euro.Ritengo CinKue un idea geniale appunto perchè da la possibilità a tutti e non solo a commercianti di vendere un servizio utile e ricavarne grande soddisfazioni oltre a qualche eurino. Infatti sul sito potete trovare di tutto a 5 euro… C’è chi si offre di portare per colazione cornetti a domicilio e chi di portarti a spasso il cane, chi ti cura le piante del giardino e chi ti scrive una poesia al giorno.. Insomma potete trovare o creare voi stessi annunci interessanti a partire da soli 5 euro.

Se sai fare qualcosa e lo fai bene puoi proporlo alla comunità o se stai cercando qualcosa di particolare troverai sicuramente un utente che offre quel servizio che hai tanto cercato e a basso costo. Io ritengo CinKue una vera genialata che sicuramente riscuoterà un enorme successo perchè la sua formula è molto originale e sopratutto gratuita. Chiunque può registrarsi e offrire i suoi servizi a basso costo. Le transazioni avvengono tramite Paypal e questa è un altra forma di sicurezza. Si ha anche la possibilità di entrare tramite l’autenticazione di Facebook o di Twitter. Non vi resta che dare un occhiata a questo interessantissimo sito.

Fonte: www.nuove-notizie.com

Arriva in rete un nuovo sito dedicato al recupero dati

Recuperodati-harddisk.com è un nuovo sito dedicato al recupero dati che propone informazioni utili per chi ha la necessità di ripristinare i file contenuti in un supporto danneggiato.

Il data recovery consiste nel recupero di file da un archivio che risulta corrotto.
Il sito recuperodati-harddisk.com è interamente dedicato al recupero dati hard disk e propone numerose di informazioni sul modo con cui recuperare i file che si trovano su un supporto dannegiamo.

Sul sito sono presenti inoltre analisi dei migliori programmi che danno la possibilità di eseguire il recupero dati.
L’utilizzo di applicazioni risulta necessario solitamente in caso di danni di tipo logico.
Questo tipo di danni sono causati al tipo di supporto e a errori dell’utente.

Il recupero dati risulta solitamente possibile quando i dati sono persi a causa di erorri nell’eliminazione di file o di errori del sistema operativo.
Risulta maggiormente difficile il recupero dati quando sono presnti danni fisici.
In questi casi le applicazioni difficilmente riescono a risolvere la situazione e diventa necessario affidarsi a ditte specializzate che hanno a disposizione le attrezzature necessarie.

Il sito è quindi una fonte di informazioni molto utile per chi ha bisogno di trovare il modo migliore recuperare i dati da un dispositivo danneggiato.

Fonte: www.comunicati-stampa.net


Apple: per il 2011 il 3D senza occhiali, l’autostereoscopia?

Apple punta forte sull’AS3D ossia sull’autostereoscopia o se preferite il 3D senza occhialini. Per il 2011 sembra che Cupertino abbia trovato il fenomeno da cavalcare anticipando la concorrenza – be’ non tutta – e presentando dispositivi con questa tecnologia innovativa. Il grande limite attuale del 3D sono infatti gli occhialini stereoscopici da indossare obbligatoriamente, ma con alcuni espedienti è possibile trasformare uno schermo in autostereoscopico, “facendogli indossare gli occhialini” e spedendo direttamente senza tramiti le immagini duali agli occhi. Il cervello elaborerà poi il tridimensionale. Sopra vediamo il brevetto.

Al momento sono pochi i prodotti con schermi 3D autostereoscopici (ecco come funziona questa tecnologia) come ad esempio le fotocamere 3D di Fujifilm, per certi versi la console Nintendo 3DS e le TV di Toshiba presentate all’IFA 2010 di Berlino dello scorso settembre. Ma manca ancora un vero e proprio smartphone, anche se alcuni modelli sono già stati annunciati in Giappone.

Smartphone come iPhone, ma anche Macbook con schermo 3D libero oppure iMac… sembra questo l’intento di Apple che ha registrato tempo fa un brevetto che garantisce una visualizzazione autostereoscopica 3D semplice, pratica e economica. Detta così, il primo pensiero è quello di una speciale pellicola.

In realtà il brevetto è del 2006 quindi potrebbe anche essere la classica tecnologia lasciata in un cassetto e non più sviluppata. Restiamo a vedere, le alternative non mancano, la stessa Hasbro ha comunicato di aver quasi pronto un gadget che dona il 3D a iPhone e iPod Touch.

Fonte: www.tecnocino.it

Facoltà di Architettura di Alghero: social guerrilla

Un annuncio su ebay mette all’asta la Facoltà di Architettura di Alghero, la prima in Italia. E’ questa la provocazione dei docenti di Architettura della facoltà dell’università di Sassari (con sede ad Alghero). L’asta sul sito di vendite online è cominciata venerdì scorso e la “giovane ma affascinante facoltà” ha già ricevuto 103 offerte e una quotazione di 10milioni di euro. “Siamo lusingati – dicono ora dall’assemblea in modo ironico – e insieme un po’ amareggiati dal fatto che per farsi sentire, se si è piccoli come noi, bisogna ricorrere alle provocazioni. La nostra facoltà ha appena dieci anni, ma per due volte ha conquistato il primo posto nella classifica dei migliori atenei fatta dal Censis. Poichè siamo ad Alghero rischiavamo di restare esclusi dalle manifestazioni di Sassari e allora abbiamo pensato di farci sentire in modo inusuale” … “la nostra protesta vuole proprio sottolineare che esistono realtà periferiche che fanno fatica ad andare avanti, ma non per questo non lavorano e non producono eccellenze – dicono dall’assemblea- La riforma divaricherà ancora di più la forbice tra chi ha di più e chi ha di meno. In linea di principio non saremmo contrari alla creazione di pochi, grandi poli universitari, ma soltanto se venisse assicurato a tutti gli studenti il diritto, attraverso borse di studio e agevolazioni, di poter frequentare”.

Fonte: http://guerrillamktg.blogspot.com

Google Editions è imminente

Partirà entro la fine dell’anno Google Editions, il negozio virtuale destinato alla vendita di eBook e giornali elettronici che andrà a completare l’offerta del motore di ricerca di Mountain View nel settore dell’editoria digitale. L’imminenza del lancio è stata confermata da Jeannie Hornung in qualità di portavoce di Google.

Editions sarà disponibile inizialmente solo negli Stati Uniti mentre per il lancio in Europa ed Asia bisognerà attendere la primavera del 2011. A differenza dei servizi concorrenti, Editions non prevede il download dei contenuti acquistati che invece resteranno disponibili sui server Google e saranno accessibili da qualsiasi dispositivo dotato di un browser web. Il motto scelto dall’azienda per sottolineare questa filosofia è “buy anywhere, read anywhere” (acquista ovunque, leggi ovunque).

L’assenza del download, se da una parte può penalizzare gli utenti che non dispongono di una connessione permanente, dall’altra avrà due importati vantaggi. Anzitutto la formula si presta in maniera ottimale per la diffusione di quotidiani e periodici la cui consultazione avviene di solito di numero in numero. In secondo luogo la permanenza sui server Google dei contenuti dovrebbe ridurre le preoccupazioni degli editori per la copia non autorizzata delle loro opere.

Fonte: www.azpoint.net

L’Unione Europea apre un’inchiesta su Google

È di nuovo antitrust per Google. L’inchiesta aperta da Joaquín Almunia quest’anno è adesso diventata un’inchiesta formale. ”La competizione di tutti i player, inclusi quelli piccoli e innovativi dev’essere preservata in futuro,” ha detto il commissario per la competizione europea. Comunque, ha aggiunto, il fatto che l’inchiesta sia diventata formale non significa che ci sia per forza un problema.

I tre maggiori attori che si sono lamentati delle presunte pratiche scorrette sono sempre Foundem (comparatore di prezzi Inglese), eJustice (motore di ricerca Francese per professionisti legali) e Ciao (comparatore di prezzi di Microsoft).

Google ha comunicato di cercare sempre di fare del suo meglio e ha ribadito che il suo motore di ricerca è stato costruito per fornire un utile strumento per l’utente, non per essere a disposizione dei siti. In molti si sono lamentati durante i 10 anni di vita di Google, ma nessuno è ancora riuscito a dimostrare che i cambi all’algoritmo non siano che nell’interesse degli utenti.

Il confronto con Bruxelles è qualcosa che Google sicuramente avrebbe voluto evitare. Gli esempi di Microsoft ($2,4 miliardi di multa) e Intel ($1,45 miliardi) sono qualcosa che il motore di ricerca non vorrebbe ripetere specialmente perché le battaglie durano anni e i risultati tendono a essere replicati negli Stati Uniti poco dopo la decisione Europea.

Fonte: www.jugo.it

Il social network delle buone cause

Chris Hughes ha 27 anni, è diventato milionario collaborando da subito con Mark Zuckerberg per la creazione di Facebook, ha coordinato la campagna elettorale online di Barack Obama nel 2008 e da poco ha lanciato online un nuovo social network per incentivare il volontariato e le iniziative benefiche. Il nuovo sito si chiama Jumo, una parola che in Yoruba – una lingua parlata nell’Africa occidentale – significa “collaborare insieme” e mira ad aiutare le persone a migliorare le realtà in cui vivono.

Su Facebook esistono da tempo alcune applicazioni per incentivare la raccolta di fondi per le associazioni non profit, come l’applicazione Causes che ha una media di 19 milioni di utenti attivi ogni mese. Jumo intende partire dal successo di Causes e degli altri sistemi simili creando uno spazio maggiormente slegato da Facebook con un maggior numero di servizi e funzionalità per gli utenti.

Nonostante questo intento, il nuovo sito web rimane molto legato al social network di Zuckerberg. Al momento, infatti, per poter utilizzare Jumo è necessario avere un account su Facebook, ma le pagine dei singoli progetti possono essere comunque visualizzate prima di iscriversi al portale. La grafica è molto essenziale e privilegia il testo sulle immagini, offrendo link a contenuti e approfondimenti sui singoli progetti.

Nella homepage di Jumo vengono segnalati i temi più seguiti dagli utenti e per ogni argomento è poi disponibile un elenco dei progetti presenti sul social network. Collegandosi, per esempio, al profilo dell’associazione benefica Partners in Health è possibile visualizzare le ultime attività dell’organizzazione nella sezione “Top News”, cosa dicono gli utenti e che cosa segnalano nella sezione “Talk” e i programmi umanitari avviati. Non manca poi il tasto “Donate” per consentire a chi lo desidera di inviare denaro per sostenere le diverse iniziative.

Sempre nella pagine delle singole iniziative è possibile visualizzare l’elenco degli utenti che hanno deciso di aderire, cosa che consente di scoprire se alcuni dei propri amici abbiano o meno deciso di seguire una data attività benefica. Proprio come su Facebook, anche i profili dei singoli utenti possono essere consultati per controllare le loro attività e le iniziative cui partecipano.

Jumo è partito da pochi giorni e ha già raccolto circa 3.500 iniziative da altrettante organizzazioni benefiche. Il numero, spiega Hughes, dovrebbe aumentare sensibilmente già nel corso delle prossime settimane perché ogni utente che lo desidera ha la facoltà di avviare un nuovo progetto. Singoli gruppi di amici potranno quindi usare il social network per coordinare le loro attività di volontariato su piccola scala, coinvolgendo magari altre persone della zona in cui vivono.

Fonte: www.ilpost.it

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