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Categoria: Notizie Pagina 17 di 28

PENA MORTE: CONDANNATO UN MINORENNE IN GIAPPONE, PRIMA VOLTA

(AGI/AFP) – Tokyo, 25 nov. – La giuria della Corte d’Assise di Sendai, nella prefettura nord-orientale giapponese di Miyagi, ha condannato a morte per impiccagione un diciannovenne, riconosciuto colpevole di duplice omicidio premeditato. E’ la prima volta in Giappone in cui la pena capitale e’ inflitta a un minorenne, per lo meno da quando e’ stata riformata la normativa sulle sentenze pronunciate da giurati, nel maggio dell’anno scorso; in base alla legge nipponica, infatti, per essere considerati maggiorenni in giudizio occorre avere almeno 20 anni, mentre all’epoca dei delitti l’imputato ne aveva solo 18 e sette mesi. I fatti risalgono a febbraio, quando il condannato uccise a coltellate la sorella e un amico della sua ex fidanzata, che lo aveva lasciato; una terza persona riporto’ ferite plurime. “Non siamo in grado di affermare se l’imputato si renda pienamente conto della gravita’ dell’accaduto”, ha osservato il presidente della Corte, Nobuyuki Suzuki, citato dall’agenzia di stampa ‘Jiji Press’. Il magistrato ha aggiunto tuttavia che l’eta’ non va considerata un “fattore decisivo” nell’emettere una condanna a morte, e che il reo “presenta possibilita’ di riabilitazione estremamente basse”. La settimana scorsa a Yokohama era stato pronunciato un analogo verdetto capitale a carico di un altro pluriomicida, che pero’ di anni ne aveva 32. Insieme agli Stati Uniti, il Giappone e’ la sola grande democrazia industrializzata a contemplare ancora le esecuzioni nel proprio ordinamento giuridico.

Fonte: www.ong.agimondo.it

La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in Francia l’iniziativa “tutte in gonna”

Una firma “bipartisan” contro le Mutilazioni genitali femminili: Mara Carfagna ed Emma Bonino hanno firmato, a Palazzo Chigi, il petalo rosa simbolo della campagna mondiale contro le Mgf promossa in Italia da Aidos e Amnesty International. Una campagna, ha sottolineato la presidente di Aidos Daniela Colombo, che ha l’obiettivo di raccogliere 8.000 firme al giorno, perché tante sono nel mondo le bambine che in media rischiano di subire mutilazioni dei genitali, circa 3 milioni all’anno.
In Europa sono 500mila le donne che hanno subito una qualche forma di mutilazione genitale, e sono 38.000 le donne straniere residenti in Italia e con regolare permesso di soggiorno (quindi il dato è sottostimato) che nel loro Paese hanno subito questa violenza. Circa mille le bambine straniere che vivono nel nostro Paese che sono a rischio di subire una qualche forma di mutilazione genitale.
Aidos e Amnesty hanno chiesto al ministro per le pari opportunità un impegno affinché le vittime di Mgf possano ottenere il diritto di asilo, la legge contro le Mgf (“la migliore al mondo”) sia rifinanziata, e affinché il suo dicastero mantenga la leadership su questa materia: “non è materia per le Regioni” hanno spiegato.
L’Italia – ha risposto Mara Carfagna – è in prima linea nella lotta alle Mgf e nella richiesta di una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu per metterle al bando, grazie anche alla sensibilità del ministro degli esteri Franco Frattini. Speriamo di convincere i Paesi africani, finora piuttosto tiepidi”. “Questo è un momento cruciale della campagna contro le mutilazioni – ha detto la senatrice radicale Bonino – vogliamo una risoluzione entro l’anno. Cambiare si può: su 29 Paesi dove si praticano le Mgf, 19 hanno ottenuto una legge nazionale di interdizione”.
Un’iniziativa per la  Giornata internazionale Onu contro la violenza sulle donne  è partita anche dalle donne dello spettacolo italiane. Serena Autieri, attrice, cantante e presentatrice napoletana, è  tra protagoniste di un video-messaggio di denuncia contro le violenze sulle donne, in occasione della giornata internazionale dell’Onu dedicata al tema. Il filmato, che include gli appelli di Fiorella Mannoia, Caterina Balivo, Giulia Bevilacqua e Francesca Inaudi, viene presentato in occasione dell’evento “Libere di essere” pensato dall’associazione culturale Pantarei e sostenuto dall’Assessorato alle politiche sociali di Roma Capitale guidato da Sveva Belviso.
Per l’occasione i panifici del vicentino distribuiranno sacchetti con la scritta ‘Per molte donne la violenza e’ pane quotidiano, aiutaci ad aiutartì. Tutti i gestori di panetterie e di rivendite di pane hanno ricevuto l’invito ad utilizzare i sacchetti (20mila quelli distribuiti in questi giorni dal Comune di Thiene) sui quali sono indicati recapiti telefonici e mail ai quali le donne vittime di violenza possono rivolgersi.
L’iniziativa è degli Sportelli Donna di Schio e Malo e del Comune di Thiene, che fanno parte del ‘Coordinamento contro la violenza domestica e il maltrattamento’: hanno deciso di unire le forze per lanciare un messaggio forte, ricordando anche la rete di assistenza e informazione presente sul territorio.
La data del 25 novembre, scelta dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare la popolazione al problema della violenza sulle donne, ricorda il brutale assassinio avvenuto nel 1960 delle tre sorelle Mirabal sotto il regime di Rafael Leónidas Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana.
Scatta oggi in Francia l’iniziativa “tutte in gonna” per la Giornata di lotta contro le violenze sulle donne, mentre alcune associazioni femministe lanciano una compagna shock contro lo stupro. In Francia, dove lo stupro è un crimine dal 1980, vengono violentate ogni anno 75.000 donne tra i 18 e i 75 anni ma, secondo l’Osservatorio nazionale della delinquenza, solo una piccola parte delle violenze viene denunciata.
Nel 2009, per esempio, le denunce sono state “solo” 9.824. In uno degli spot della campagna lanciata dal movimento Osez le Feminisme, intitolata “La vergogna cambia di campo”, si vede per esempio una giovane che sta per prendere l’ascensore con il portinaio che, si intuisce, vuole abusare di lei.
Lo scopo è far capire agli uomini quanto una ragazza può sentirsi vulnerabile nei loro confronti”, ha spiegato Caroline de Haas, presidente dell’associazione. Il movimento ha anche lanciato una petizione online contro lo stupro, che ha già il sostegno di note personalità, vittime o meno di violenza.
Per denunciare le violenze contro le donne, le francesi indosseranno la gonna domani su invito, lanciato su Facebook, dal movimento Ni putes ni soumises. A sbuffo, a pieghe, mini o lunga, ogni gonna va bene pur di appoggiare “quante di noi subiscono il solo fatto di essere nate donne”, si legge in un comunicato del noto movimento presieduto da Sihem Habchi. E’ il diritto alla femminilità che Ni putes ni soumises vuole promuovere, ricordando che la Francia è teatro di intolleranze proprio come certi Paesi di Africa o Asia. Fatti di cronaca recente lo testimoniano.
E’ il caso di Marine, 15 anni, picchiata lo scorso ottobre ad Avignone, nel sud, perché aveva osato reagire ai giudizi maschilisti sul suo abito, giudicato “troppo” sexy. A Gap, nell’aprile del 2010, il direttore di una scuola media aveva persino deciso di vietare la gonna in classe pur di evitare problemi.
A denunciare la situazione che vivono molto ragazzine nelle banlieue delle grandi città, era stato un film del 2009 “La journee de la jupe” (la giornata della gonna) in cui Isabelle Adjani vestiva i panni di un’insegnante di periferia che prende in ostaggio i suoi studenti maschilisti e chiede in cambio l’instaurazione di una giornata nazionale della gonna.

GOOGLE, LOGO PER I 65 ANNI DI PIPPI CALZELUNGHE

Il logo di oggi di Google è dedicato alla splendida Pippi Calzelunghe, che compie 65 anni. Il personaggio, nato dalla penna della scrittrice svedese Astrid Lindgren nel 1945, è diventato poi una serie animata in cui questa ragazzina sbarazzina ne combinava di cotte e di crude. Il suo nome per intero è Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe, ed è figlia di un capitano della marina militare. Ma Pippi è stata anche sul graned schermo, interpretata da Inger Nilsson, in un’avventura in cui vuole salvare il padre che è stato rapito dai pirati.  Pippi Calzelunghe approda in Italia nel 1970, con la serie tv che ha avuto molto successo,  tanto che, recentemente è stata ritrasmessa da Italia 1.

Fonte: www.leggo.it

Wikipedia in rosso, l’appello del fondatore: aiutateci

Ricordate quando eravamo ragazzi e, a scuola la maestra ci diceva di fare una ricerca?

Ore e ore passate a consultare i pesanti volumi di una enciclopedia, scopiazzare, ricopiare lunghi paragrafi con termini incomprensibili e, ad ogni riferimento incrociato (quelli che oggi si chiamano link) prendere un altro tomo e ricominciare. Faticoso. Formativo, ma faticoso.

Poi vennero le enciclopedia multimediali su dischetto e cd rom: piene di filmati curiosi, ma con poche informazioni, pochi link e soprattiutto maledettamente pesanti, tanto che spesso impallavano il computer.

Poi, nel 2000, arrivò Wikipedia. E il mondo cambiò…

Wikipedia è l’enciclopedia on line fatta dai cittadini: grandissima, piena di link (e per questo sempre prima nei risultati dei motori di ricerca) e aggiornata quasi in tempo reale dagli utenti.

Certo, di tanto in tanto ci sono degli errori. Ma in linea di massima il sistema funziona. Ma tutto questo costa. Wikipedia è in rosso e il suo fondatore – Jimmy Wales – fa appello al mondo di Internet.

Eccolo:

Dieci anni fa, quando iniziai a parlare di Wikipedia alla gente, ricevetti molti sguardi divertiti e quasi di commiserazione.

Diciamo che tanti erano a dir poco scettici all’idea che dei volontari sparsi in tutto il mondo potessero unirsi per creare insieme un notevole compendio della conoscenza umana con il solo intento di condividerlo.

Niente pubblicità. Nessun guadagno. Nessun obiettivo finale recondito. Dieci anni dopo, ogni mese, più di 380 milioni di persone usano Wikipedia, quasi una su tre di tutte quelle che si connettono a Internet.

È il 5º sito web più popolare del mondo. I primi quattro sono stati creati e vengono mantenuti grazie a miliardi di dollari di investimenti, a enormi staff aziendali e a continue campagne di marketing.

Wikipedia invece è qualcosa di completamente diverso da un sito web commerciale. È il risultato del lavoro di una comunità, scritta da volontari un pezzettino per volta.

Anche tu fai parte della nostra comunità. E io oggi ti scrivo per chiederti di proteggere e sostenere Wikipedia. Insieme possiamo riuscire a mantenerla gratuita e libera dalla pubblicità.

Possiamo riuscire a mantenerla disponibile in modo che tutti possano usare le informazioni che contiene come meglio credono. Possiamo farla continuare a crescere, a farle diffondere informazione e cultura ovunque e a mantenerla aperta alla partecipazione di tutti.

Ogni anno, in questo periodo, ci facciamo vivi per chiedere a te e a tutti i membri della comunità di Wikipedia di aiutarci a sostenere il nostro progetto comune con una piccola donazione di 20 €, 35 €, 50 € o quello che vuoi o puoi dare.

Se pensi che Wikipedia sia una fonte di informazione – e una fonte di ispirazione – spero che deciderai di farlo ora. I miei migliori auguri.

P.S. Wikipedia dimostra come la gente come noi possa fare cose straordinarie. Persone come noi scrivono Wikipedia, una parola dopo l’altra. Persone come noi la aiutano a sostenersi, una piccola donazione per volta. È la prova di come insieme abbiamo la possibilità di cambiare il mondo.

Fonte:  www.diariodalweb.it

Facebook vuole registrare come marchio la parola “Face”

Continua l’ascesa di Facebook nel mondo di internet. L’U.S. Patent and Trademark Office ha sostanzialmente confermato le indiscrezioni circulate nelle scorse settimane che indicavano Mark Zuckerberg interessato a registrare, come marchio esclusivo, la parola “Face“.
A quanto pare l’ente statunitense ha dato via libera alla richiesta e ha invitato i vertici del social network ad inviare tutta la documentazione relativa alla richiesta entro sei mesi. Se tutto sarà considerato corretto, Facebook potrà considerare il marchio come sua esclusiva.
Chiaramente la registrazione del marchio sarà circoscritta in aree ben delimitate, quelle cioè strettamente collegate all’ambito di influenza del social network. In particolare, l’ente statunitense ha specificato che l’esclusiva del marchio “Face” sarà relativa a “servizi che offrono chatroom online, piattaforme elettroniche per la trasmissione di messaggi tra utenti e riguardanti materie quali l’intrattenimento sociale”.
L’intento di Zuckerberg e soci è quello di tutelare la loro “creatura” da eventuali conflitti con altre aziende che detengono marchi esclusivi molto simili. Un esempio di ciò è FaceTime, la tecnologia Apple per effettuare videochiamate, di cui chiaramente la società di Cupertino è già in possesso del marchio registrato.
Non è la prima volta che Facebook avanza questo tipo di procedura. Già durante lo scorso mese di aprile, Facebook fece una richiesta simile per la registrazione del marchio “Like“, quello dei celeberrimi pulsanti attraverso i quali gli utenti esprimono preferenze su contenuti vari.


Fonte: www.bitcity.it

Google fa pubblicità in Tv con la campagna “Cosa cerchi oggi?”

Google decide di fare pubblicità attraverso la televisione. Durante la finale della trasmissione televisiva  “X-Factor” è andato in onda, in anteprima, lo spot della campagna “Cosa cerchi oggi?” promossa dal colosso di Mountain View con l’obiettivo di avvicinare al mondo della rete un pubblico sempre più vasto.
Nello specifico, l’iniziativa (che è anche online) sostiene il lancio del canale YouTube “Cosa cerchi oggi” contenente uno strumento che consente agli utenti di realizzare le proprie video-storie basate sulla ricerca via web.

Gli spot sono due e trattano due tematiche differenti: l’arrivo di un figlio visto dalla parte del padre ed una storia d’amore nata durante un Erasmus in Spagna.
Alessandro Antiga, Country Marketing Manager di Google Italy ha dichiarato che il progetto “è volto a mostrare le potenzialità della rete anche ad un pubblico di utenti non abituali”.
La campagna arriva in Italia dopo la messa in onda negli Stati Uniti dello spot “Parisian Love“, trasmesso durante la finale di “Superbowl“, l’incontro durante il quale viene assegnato il titolo di campione di football americano.
Dagli Stati Uniti l’iniziativa era poi passata al Giappone e ad altri Paesi europei.

Fonte: www.bitcity.it

Mozilla Firefox 4: solo nel 2011

Battuta di arresto per il progetto di Mozilla per il suo nuovo browser web Firefox 4 che, nonostante continui la sua evoluzione, continuando ad introdurre novità e ottimizzazioni (soprattutto per quanto riguarda HTML 5) ha deciso di spostare il lancio al 2011.

A dichiararlo è Mike Beltzner in una nota alla community di Mozilla scrivendo “… completare questo lavoro richiede più tempo rispetto alle stime iniziali come rintracciare regressioni e fonti di instabilità. Come parte del nostro impegno per gli utenti beta, non vogliamo distribuire il software prima che sia pronto”.

L’intenzione è quella di continuare a rilasciare beta fino alla fine di Dicembre 2010. La stima è che la release candidate sarà disponibile nei primi mesi del 2011 con una stretta nella parte finale.

Fonte: www.ampletech.net

Cellulare/ Postemobile: arriva pm1005 eco, il cellulare a energia solare

PosteMobile presenta ”PM1005 Eco”, il telefono cellulare alimentato ad energia solare che rispetta l’ambiente e sostiene il progetto delle Oasi del WWF. ”PM1005 Eco” e’ costruito per il 75% con materiale riciclato e si ricarica anche con energia solare. Il packaging e’ realizzato interamente in materiale riciclabile cosi’ come il manuale d’uso. All’interno della confezione sono inoltre presenti una bustina e le istruzioni per smaltire ecologicamente il vecchio cellulare. La commercializzazione del ”PM1005 Eco” rappresenta inoltre per PosteMobile l’occasione per sostenere in maniera concreta un progetto di tutela ambientale: parte del prezzo di vendita del cellulare sara’ infatti devoluto a sostegno del Sistema Oasi del WWF.

Il nuovo ”PM1005 Eco” e’ il quarto cellulare realizzato in collaborazione con ZTE, azienda leader nella fornitura di apparati di telecomunicazioni e di soluzioni di rete, a conferma della collaudata partnership tra le due aziende, e rappresenta la soluzione ideale per chi vuole rispettare l’ambiente e cerca funzionalita’ di base abbinate ad un design elegante e ad un prezzo davvero irresistibile. E’ un Dual Band GSM dalle dimensioni estremamente contenute (107x45x18,6mm), con un peso inferiore ai 90 grammi. La batteria agli ioni di litio consente di parlare fino a 330 minuti senza ricarica oltre a garantire un’autonomia in standby di 180 ore.

Il display, da 1,5” a 65.000 colori, semplice ed elegante, rende il cellulare esteticamente accattivante, mentre la radio ed i giochi integrati ne consentono l’utilizzo anche per finalita’ di svago. Supporta inoltre varie funzioni, tra cui i Servizi Semplifica per i clienti PosteMobile. Il ”PM1005 Eco” e’ disponibile in tutti gli uffici postali italiani attraverso il Catalogo PosteShop e nel ”PosteMobile Store” presente su e-Bay, al prezzo di 59,90 euro. All’acquisto del ”PM1005 Eco”, come per tutti gli altri telefoni a marchio Postemobile, e’ abbinata la speciale promozione che restituisce l’intero costo del telefono (60 Euro) in bonus di traffico telefonico.

Per usufruire della promozione e’ necessario attivare una nuova SIM PosteMobile, richiedendo contestualmente la portabilita’ del numero del vecchio operatore, entro il 31 dicembre 2011 ed inserire nel modulo di attivazione della nuova SIM il codice promozionale contenuto nella confezione del cellulare. Il bonus verra’ accreditato in 4 rate mensili da 15 Euro ciascuna a partire dal mese successivo a quello di completamento della portabilita’ (che dovra’ comunque andare a buon fine entro il 31/01/2012) e dovra’ essere utilizzato entro 30 giorni dall’erogazione.

Fonte: www.affaritaliani.it

La pubblicità via sms, un successo europeo

L’advertising mobile in Europa è sempre più una questione di sms. Nei cinque paesi guida dell’Unione (Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia), il mercato specifico ha raggiunto ormai un target di 100 milioni di utenti. Questo il numero di iscritti ai diversi servizi di marketing via messaggio nel Vecchio Continente. Secondo i dati comScore/Mobilens, il 44% delle sottoscrizioni a servizi pubblicitari mobili riguarda dunque gli sms.

Fonte: quomedia.diesis.it

25 anni di Windows

Il sistema operativo a finestre di casa Microsoft compie 25 anni. Il 20 novembre del 1985, infatti, la casa di Redmond rilasciava Windows 1.0, primo tentativo di proporre un ambiente operativo con interfaccia grafica e multitasking.

Il 20 novembre del 1985 Microsoft rilasciava Windows 1.0, primo tentativo per la casa di Redmond di proporre un ambiente operativo con interfaccia grafica e multitasking (pur con vari limitati). La modalità d’uso era molto diversa da quella vista poi nelle future versioni, tanto che le finestre, ad esempio, non erano sovrapponibili, ma potevano essere solo affiancate (solo le finestre di dialogo potevano comparire sopra altre finestre già aperte).

Il sistema doveva essere installato sopra l’allora MS-DOS e nella cartella che lo conteneva si potevano elencare solo 97 file (tutti i file essenziali erano contenuti in un’unica cartella, non vi erano sottodirectory).

Il sistema vantava già il copia&incolla tra applicazioni e la possibilità di eseguire da shell applicazioni DOS. Il sistema non ottenne inizialmente molto successo, ma Microsoft continuò a migliorare il prodotto fino al rilascio della versione 1.04 nel 1987 con supporto per gli adattatori VGA dei nuovi PS/2 IBM e alcune società cominciarono a offrire i primi importanti pacchetti software (un nome su tutti: Aldus PageMaker). Nello stesso periodo Microsoft e IBM annunciarono l’introduzione di OS/2, sistema operativo e GUI che avrebbe dovuto rimpiazzare DOS e Windows. Le cose, però andarono ins seguito molto diversamente (ufficialmente Microsoft supportava OS/2 ma in seguito decide di staccarsi dal progetto per sviluppare una propria versione del sistema operativo che più tardi verrà ribattezzata Windows NT).

Fonte: www.macitynet.it

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