Questo target di utenza derivante dalle visite del tuo sito web può essere la scelta giusta per ottimizzare le tue inserzioni
Scegliere il pubblico più adatto per le inserzioni su Facebook è fondamentale per ottenere una campagna marketing performante. Tra i tanti target, la creazione del “pubblico personalizzato” relativo al traffico (tramite pixel) del tuo sito web è uno strumento potentissimo, e che in sé presenta numerosi livelli di approfondimento, via via più complessi.
Quale è la scelta migliore nella creazione di questo insieme di persone, e come poi sfruttarlo al meglio?
1. Pubblico personalizzato di visitatori globali del tuo sito
Qui sembra essere tutto semplice: il pubblico personalizzato verrà popolato via via con tutti i visitatori del tuo sito web, in un range temporale personalizzabile, che a meno di esigenze particolari va più che bene fissare a trenta giorni. Quindi in parole povere, una volta pronto, potrai mostrare le tue ads proprio e solo ai tuoi visitatori, nel loro stream di notizie su Facebook!
E ora che ci faccio con questo pubblico?
Magari una campagna di acquisizione fan!
Semplice, diretta, veloce: se vuoi convertire i tuoi visitatori in fan, per poi fidelizzarli con la conversazione e raggiungerli via via con la reach organica, questa è una soluzione davvero performante. Ti stai rivolgendo a persone che nel breve periodo ti hanno già visitato, e ora gli appari anche su Facebook. Difficile trovare una profilazione migliore per la tua base fan!
Magari uno sponsored post!
Visto che sei tanto bravo nella gestione della conversazione (spero…) perchè non mostrare un nuovo post accattivante (che sia una news, un prodotto, una promo, poco importa) a chi già conosce la tua “firma”? Facile prevedere che in questo modo riceverai un CTR della tua ads probabilmente più elevato della media, e in più acquisirai comunque fan come effetto secondario.
2. Visitatori di una specifica sezione
Step successivo alla scrematura: popolare l’insieme con visitatori di una determinata area del tuo sito web, magari contenente una specifica parola chiave nella url.
Beh, qui il SEO che è in te starà già urlando “permalink della categoria! permalink della categoria!“, e in effetti settare come parametro comune proprio lo slug di una categoria così da comprendere tutti i visitatori di tutti gli articoli della specifica categoria è la scelta più immediata, e sicuramente vincente.
Variante sul tema è la scelta di una keyword, che può essere sia relativa ai contenuti (ad esempio “abbronzatura”, “dieta” , “Juventus”) ma anche tecnica (“come fare” , “guida” , “ebook” , “ricetta”) e quindi trasversale alla categoria.
Il passo successivo è usare questo pubblico come target per articoli strettamente legati alla keyword: se nell’immediato passato questi utenti hanno letto articoli sul tema, tutto fa presagire che non disdegnerebbero di leggerne un altro magari più dettagliato, o più aggiornato. Oppure potresti proporgli in regalo un ebook specifico sull’argomento, e acquisire la compilazione di un form di dati.
3. Visitatori di una landing page
Andiamo avanti, sempre più in profondità: perchè allora non creare un pubblico di persone che hanno visitato una tua landing page, sia che l’abbiano fatto autonomamente (ricerca organica, o tramite la navigazione del tuo sito) sia che l’abbiano fatto spinti da una ads come quella che ti ho descritto prima?
Smetti di chiedertelo, e fallo!
Una grossa percentuale di utenti non diventa una conversione già subito alla prima visita, per tante ragioni: sfrutta questa ottima occasione per “ricordarglielo” ogni volta che vuoi, con copye creatività che preferisci e su cui devi fare A/B test! Se non riesci a convertire neanche così, fossi in te mi porrei seri dubbi sulla struttura della landing page prima, e poi sulla bontà del prodotto che proponi.
4. Visitatori di una “Thank you” page
Siamo arrivati al fondo della miniera, e abbiamo finalmente trovato la pepita d’oro. Riesci solo a immaginare quanto valga per il tuo business un pubblico composto esclusivamente da persone che hanno già effettuato una lead riguardo un tuo prodotto?
Queste persone non sono più semplici visitatori ma sono tuoi clienti a tutti gli effetti e ti hanno già dato la loro fiducia: sono quindi il target perfetto per effettuare una seconda (o ennesima!) conversione a un prodotto correlato, migliore, o magari a un ri-acquisto di un consumabile. Se sono rimasti soddisfatti della prima conversione hai la strada spianata; se non lo sono, stai vendendo un prodotto scadente. E probabilmente il tuo problema principale non sono le Facebook ads.
Piccolo intoppo: il pubblico deve essere composto da centinaia di persone per essere pronto (qualche migliaio è ancora meglio!), e quindi questa strategia è consigliabile solo a chi ha un grosso numero di conversioni mensili.
Variazione sul tema: visto che di questi visitatori dovresti aver già acquisito anche l’e-mail, una alternativa potrebbe essere la creazione di un pubblico personalizzato tramite “elenco di clienti” uploadando il tuo database. Questo processo però a mio avviso è meno dinamico e più macchinoso, e inoltre tende a non considerare chi utilizza Facebook con una email diversa rispetto a quella che usa per aderire alle promozioni. Nulla vieta però di usare questi due pubblici in contemporanea.
E poi, e poi?
Fatto questo ci si può divertire a fare tante cose simpatiche: chi è patito di videogame sa benissimo che se una mossa funziona bene, quando poi la provi in combo l’effetto è devastante!
L’opzione decisamente più performante è quella di creare un “pubblico simile” al tuo “pubblico personalizzato“. Il vantaggio è che l’algoritmo di Facebook ti consentirà automaticamente di ampliare la tua utenza popolandola di persone che per interessi, età, geolocalizzazione, etc. sono simili al tuo pubblico iniziale. Inutile dire che più il tuo pubblico iniziale è profilato, più questo giochino funzionerà bene!
Ecco quindi che ognuno degli step che ti ho descritto finora può assumere una nuova utilità:
- puoi ampliare l’audience del tuo portale con persone simili ai visitatori abituali del tuo sito
- puoi rivolgerti a persone simili a quelle che hanno visitato una specifica sezione, o interessate a una specifica news
- puoi rivolgerti a un pubblico simile a chi ha già mostrato interesse alle tue landing page, potando con un solo colpo tutti i “rami secchi”
- puoi ampliare la tua clientela rivolgendoti a chi ha le stesse caratteristiche dei tuoi clienti attuali
Ovviamente questi spunti vanno poi declinati in base sia alla tipologia che al settore del tuo business, perchè chi ha un e-commerce di action figure ha esigenze diverse di chi gestisce un portale di news generaliste.
E se non mi basta?
Puoi combinare questo “pubblico simile al tuo pubblico personalizzato” con i classici strumenti di targetizzazione! E dar vita quindi a un nuovo pubblico, sempre più profilato. Ad esempio: “donne, di Milano, dai 24 ai 36 anni, simili a chi ha già comprato il mio ebook”
Fonte: ninjamarketing