Il cloud è sempre più una risorsa per gestire al meglio le operazioni quotidiane davanti a un computer o con in mano uno smartphone e un tablet? In casa Google ne sono più che convinti e l’ultima novità, disponibile a giorni per gli utenti di Gmail, ne è una esplicita conferma.
Dal popolare programma di posta elettronica si potranno infatti inviare file in allegato con un “peso” massimo di 10 Gbyte, pescandoli direttamente da Google Drive, il servizio di storage nella nuvola di BigG.
La casa di Mountain View è da tempo al lavoro per affinare l’integrazione fra i suoi servizi online (con un occhio di riguardo sia all’utenza consumer sia a quella professionale) e il supporto per i file “oversize” di Gmail di cui sopra va proprio in questa direzione. Il vantaggio per gli utenti è rilevante: il destinatario scaricherà il documento allegato nella sua ultima versione, anche se le variazioni sono state apportate (da parte dal mittente) anche dopo l’invio della mail. Il tutto grazie alla totale sincronizzazione del servizio di posta con quello di cloud storage, che ricordiamo mette a disposizione di tutti gli utenti con un account Google uno spazio online gratuito di 5 Gbyte per immagazzinare i propri dati.
Gmail si arricchirà inoltre di un’altra peculiarità, e cioè quella di prendersi carico di controllare che tutti i destinatari abbiano le credenziali di accesso agli allegati che si stanno inviando. In altre parole sarà il sistema a segnalare in automatico la necessità di modificare le impostazioni di condivisione (direttamente dal servizio di posta) per poter inviare allegati a un destinatario privo di diritto di accesso agli stessi (una funzionalità, questa, simile a quella offerta da Sparrow e Dropbox per computer Mac).
A Mountain View, intanto, stando alle indiscrezioni circolate in Rete nei giorni scorsi, sarebbero molto impegnati anche sul fronte dei Chromebook, i pc portatili con sistema operativo Chrome OS. Al vaglio ci sarebbe un modello a marchio proprio, dotato di schermo touch da 12,85 pollici, prodotto dalla taiwanese Compal Electronics ed in rampa di lancio nelle prossime settimane.
Fonte: Il Sole 24 Ore