Due utenti americani si sono visti negare l’assistenza al proprio PC perché tenevano il loro computer in stanza pregne di fumo.
Secondo gli esperti, infatti, il computer di un fumatore all’interno si può paragonare a un posacenere sporco; parte la puzza e la polvere, l’accumulo di catrame è in grado mandare in tilt il PC …
Stando a quanto riferisce The consumerist, un sito statunitense di tutela dei consumatori, ci sono due casi in cui la richiesta di assistenza in garanzia da parte di proprietari di computer viene meno: la contaminazione da fumo.
I due casi di cui parla ‘The consumerist’ si sono verificati qualche anno fa in due diversi Stati Usa.
Il primo risale ad aprile 2007 quando il pc viene portato in un Apple Store a West Des Moines; dopo una anno arriva la risposta che era stato usato in una casa di fumatori e questo faceva decadere la garanzia.
L’Apple si rifiuta di riparare anche a pagamento il Mac, per “i rischi alla salute dovuti al fumo passivo”.
Nel second aso, i tecnici assicurano prima un intervento nel giro di 48-72 per l’iMac che dà problemi, ma dopo qualche giorno informano il cliente che il computer non poteva funzionare “perchè contaminato”.
Ebbene sì: contaminato dal fumo di sigarette, che viene considerato un “pericolo biologico“.
Insomma, il fumo nuoce alla salute del computer e si perde la garanzia se chi lo usa ha il vizio delle sigarette.
Nonostante nel contratto di garanzia non si faccia alcun riferimento esplicito alle sigarette come comportamento pericoloso per la salute del computer, Google ha replicato così: la nicotina fa parte della lista delle sostante dannose stilata dall’Occupational Safety and Health Administration.