E’ previsto per domenica mattina il rientro in Italia, all’aeroporto di Ciampino, delle salme dei parà uccisi ieri in Afghanistan dall’esplosione di un’autobomba.
All’aeroporto d Kabul è in fase di allestimento una camera ardente, dove i colleghi dei sei militari daranno il loro addio.
Le bare verranno poi sistemate su un C-130 dell’Aeronautica militare e trasportate in Italia.
A Roma verranno eseguite le autopsie, su disposizione della procura della capitale che ha aperto un fascicolo sulla strage.
Lunedì, possibilmente, ci saranno i funerali di Stato in data e luogo ancora da definire.
Le condizioni di salute dei feriti restano stabili.
Ricoverati nell’ospedale militare da campo francese, saranno trasferiti nei prossimi giorni in Italia, anche se non è ancora certo quando.
Con la grave perdita subita ieri l’Italia paga dunque l’ennesimo tributo di sangue a una missione che non riesce a vedere la luce; un tributo che ha visto morire anche quindici civili afghani.
Nell’attentato sono morti anche quindici civili afghani e circa sessanta sarebbero rimasti feriti.
Negli ultimi mesi, nonostante la massiccia presenza di forze armate internazionali, a Kabul si sono moltiplicati gli attacchi suicidi dei talebani.
L’ultimo è stato l’8 settembre scorso, quando un’autobomba ha ucciso tre civili esplodendo davanti all’entrata della base aerea della Nato.