Cresce ancora a luglio la fiducia dei consumatori italiani.
Il dato sale ai livelli più elevati dal novembre 2007.
L’indice, nota l’Isae, passa dal 105,4 di giugno a 107,5 di luglio.
Si rafforzano a luglio i segnali di recupero che hanno cominciato ad emergere a partire dal mese di aprile.
In particolare, migliorano nettamente le valutazioni sulla situazione corrente del paese (da -107 a -98, miglior risultato dal dicembre del 2007), anche se le attese a breve termine, dopo il marcato recupero di giugno, segnano una flessione (da -24 a -27).
Circa il mercato del lavoro, le attese di incremento delle disoccupazione si riducono da 80 a 74, in prossimità dei valori dello scorso ottobre.
I giudizi sugli aumenti dei prezzi registrati negli ultimi 12 mesi, dopo la lieve risalita di giugno, segnano infine a luglio un vero e proprio crollo, posizionandosi a 1 da 24 di giugno, in prossimità del minimo storico del gennaio 1999, quando il saldo era risultato pari a zero.
La situazione personale dei consumatori risulta in moderato peggioramento.
Migliorano infatti le valutazioni sulla situazione familiare e a fronte di valutazioni più favorevoli, complice la ripresa dei mercati azionari, sul fronte del risparmio (con il relativo saldo che aumenta da 135 a 139).
I consumatori si mostrano però meno disponibili ad effettuare sia risparmi che spese per beni durevoli, presenti e future. Le intenzioni di risparmio nei prossimi dodici mesi infatti scendono da -52 a -65 e riguardo ai beni durevoli, a giudizi sfavorevoli (il saldo diminuisce da -78 a -84) si affiancano intenzioni ancora più negative, con il saldo che scenda da -46 a -58.