Il traguardo raggiunto in meno di tre anni: per le canzoni su iTunes ce ne sono voluti sette

Dieci miliardi di App: più di una e mezza per ogni abitante della Terra, compresi neonati e ultracentenari, da New York alla Siberia. Il record è stato raggiunto qualche ora fa, portando alla fortunata vincitrice (Gail Davis di Orpington, Kent, Regno unito) un buono da 10 mila dollari. E battendo di parecchio l’altro negozio gemello di Apple, quel Music Store che al traguardo dei dieci miliardi c’era arrivato poco meno di un anno fa, il 24 febbraio 2010. Ma aveva impiegato quasi sette anni, visto che aveva debuttato nell’aprile 2003. Invece l’App Store è nato  nel luglio 2008, e all’inizio vendeva soltanto software per iPhone. Oggi è diffuso in 90 Paesi e le app disponibili sono oltre 350 mila (di cui 60 mila per iPad).

Oggi i dispositivi compatibili sono oltre 160 milioni, c’è l’iPod Touch e da qualche mese anche l’iPad, che ha una categoria di app a sé. Ma per comprare una canzone su iTunes basta un computer (pure Windows), non è necessario possedere uno dei quasi 300 milioni di iPod che Apple ha venduto in tutto il mondo.Insomma, anche se iTunes è diventato il più grande negozio di musica del pianeta, sui dispositivi iOS ci sono più app che canzoni. Legali, perlomeno, visto che per la musica il tasso di pirateria rimane molto alto, mentre la percentuale di quelli che hanno scardinato le protezioni dell’iPhone è decisamente più bassa.

D’altra parte, è il modello stesso ad essere diverso: Steve Jobs si è battuto in prima persona perché le canzoni vendute su iTunes Store fossero libere da lucchetti digitali e compatibili con apparecchi diversi (anche non Apple). Ma ha scelto poi un sistema chiuso per l’App  Store, che è l’unico modo per installare un programma su iPhone, iPod Touch e iPad.

L’idea del negozio di software per smarphone esisteva già (con Symbian di Nokia, essenzialmente), ma Apple ne ha fatto un business redditizio e perfino divertente. iPhone, iPod Touch e iPad sono apparecchi che possono cambiare uso e aspetto a piacimento, non essendo legati a una particolare interfaccia fisica, così basta un’app e si trasformano da console di gioco a terminali business, passando per mille altre funzioni, utili e inutili.

“L’App Store ha superato le nostre più rosee aspettative,” ha affermato Philip Schiller, senior vice president Worldwide Product Marketing di Apple. “L’App Store ha rivoluzionato il modo in cui il software viene  sviluppato, distribuito, scoperto e venduto.  Mentre altri cercano di copiarlo, l’App Store, continua ad offrire a sviluppatori e clienti l’esperienza più innovativa sul pianeta.”  Intanto a Cupertino guardano già oltre: due settimane fa, infatti, ha aperto i battenti l’App Store per computer Mac. In un solo giorno ha venduto un milione di programmi.

Fonte: www.lastampa.it