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Google contro la Cina su Gmail

Per Mountain View il governo di Pechino sta rallentando e bloccando il servizio di posta elettronica su web.

Nelle ultimo settimane utenti internet in Cina hanno riportato grosse difficoltà con Gmail segnalando su diversi microblog che il servizio di posta elettronica è lento o inaccessibile. Google afferma che la responsabilità è da imputare al governo di Pechino. “Sul nostro fronte non ci sono problemi tecnici. Abbiamo controllato in modo esteso”, dichiara un portavoce di Google. “Questo è un blocco governativo attentamente progettato per farlo sembrare un problema di Gmail”.

I recenti problemi di accesso non sono categorizzati come interruzioni significative da parte dei report di Google sul traffico, questo probabilmente perché sono intermittenti e men dettagliati.
Il bloc di Gmail coincide con i recenti sforzi cinesi di sopprimere qualsiasi citazione della cosiddetta “Jasmine Revolution” avviata come campagna online richiedente proteste contro il governo locale.

Gmail ha già registrato problemi in Cina in passato. A gennaio 2010 ad esempio Google aveva detto che un attacco originato dalla Cina aveva tentato di infiltrarsi e accedere ad account di posta di attivisti cinesi per i diritti umani.

Gli attuali problemi di accesso si aggiungono a una crescente lista di prodotti Google bloccati totalmente o parzialmente nel Paese. Ad esempio gli utenti  non possono più accedere a YouTube o Blogger e anche Google Maps sarà limitato se non verranno risolti questioni di licenze entro luglio.

Fonte: http://www.cwi.it

Cina, caccia grossa agli hacker

Oltre 460 pirati informatici arrestati da inizio anno. Questi i risultati della lotta agli hacker lanciata dalla Cina nei mesi scorsi. Il colosso asiatico prova così a limitare i problemi di sicurezza del suo sistema informatico, gettando però un’ombra ulteriore sul dibattito circa la libertà d’espressione nei domini di Pechino.

“L’attuale situazione dopo il nostro giro di vite contro gli attacchi degli hacker è ancora molto fosca e il numero degli attacchi dei criminali informatici e delle attività di sabotaggio in Cina è ancora molto consistente”, dice un anonimo funzionario.

Altri funzionari non hanno voluto commentare i documenti pubblicati da WikiLeaks, secondo cui fu proprio la Cina a pilotare l’attacco ai sistemi di Google, la scorsa primavera.

Fonte: quomedia.diesis.it

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