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Microsoft, i software contraffatti preoccupano i consumatori

In occasione della giornata mondiale interamente dedicata alla sensibilizzazione dei consumatori circa i rischi legati alla contraffazione del software, Microsoft ha reso noti i risultati di un nuovo  sondaggio  con l’obiettivo di approfondire la percezione del problema della contraffazione del software da parte dei consumatori. Il sondaggio è stato condotto in 20 Paesi del mondo e ha interessato un campione di 38mila persone, di ambo i sessi.
I risultati evidenziano in modo netto che gli utilizzatori di tecnologia sono sempre più consapevoli dei rischi che comporta l’utilizzo di software non originale.
Dalla ricerca emerge che a livello mondiale due consumatori su tre dichiarano che l’utilizzo di software contraffatto non è sicuro quanto il software originale. La perdita dei dati e il furto di identità sono tra le loro principali preoccupazioni.
I consumatori chiedono un maggiore supporto da parte dei governi e delle imprese nella lotta contro i produttori di software pirata.
“I consumatori si lamentano ovunque dei software contraffatti” – afferma Matteo Mille, Direttore della Divisione Genuine Software di Microsoft Italia – “ci chiedono come possono proteggersi. Hanno bisogno di fatti e chiedono alle aziende e al governo di attivarsi. Il nostro impegno è quello di fare tutto ciò che è possibile per soddisfare le loro esigenze”.
I dati resi noti evidenziano che il 70% degli intervistati – dato identico sia a livello mondiale che italiano – è convinto che il software originale sia in grado di garantire maggiore sicurezza, stabilità e semplicità diaggiornamento.
In particolare, per quanto riguarda gli italiani, il 72% ritiene che il software genuino sia più sicuro, il 66% più stabile e il 73% che sia aggiornabile con maggiore facilità.
Tuttavia, oggi la presenza sul mercato di contraffazioni sofisticate rende più difficile per i consumatori distinguere il prodotto originale dalla copia contraffatta.
La maggior parte delle persone intervistate ha dichiarato che sceglierebbe software originale se ne avesse la possibilità, ma meno della metà è convinta che i consumatori sarebbero in grado di riconoscere il software contraffatto. In questo caso, i dati confermano ciò che ormai è diventato un tema ricorrente nelle esperienze riportate dai consumatori sul sito web di Microsoft “How to Tell“.
Più di 300mila consumatori hanno visitato il sito dal 2005 ad oggi, offrendo dettagli e informazioni sui software che hanno infettato i loro Pc con virus e malware.
I dati del sondaggio evidenziano che i consumatori sono sempre più attenti nel verificare che il software acquistato sia originale. Tuttavia, si deduce anche l’esigenza di un supporto rilevante da parte dei governi e delle imprese per fare fronte alla presenza massiccia sul mercato di prodotti contraffatti.
Il 65% degli intervistati nel mondo e il 61% degli italiani auspica, infatti, un intervento dello Stato.
Inoltre, il 72% a livello globale e il 68% dei nostri connazionali concorda nell’affermare che le aziende produttrici di software dovrebbero impegnarsi maggiormente nella lotta alla contraffazione.
Per il 75% degli intervistati nel mondo, i consumatori dovrebbero avere a disposizione strumenti per proteggersi dall’acquisto involontario di software contraffatto. Tra gli italiani la percentuale è pari al 70%.
“I risultati del sondaggio pongono l’accento sull’esigenza effettiva che le aziende del settore e le autorità rendano disponibile ai consumatori una maggiore quantità di informazioni sulla contraffazione del software” – afferma Simona Lavagnini responsabile legale di BSA in Italia – “i consumatori non vogliono acquistare software contraffatto. Sono consapevoli del fatto che si tratta di prodotti che causano problemi agli utenti in tutto il mondo. È però necessario fornire loro conoscenze e strumenti adeguati per riconoscere i prodotti non originali”.
Con particolare attenzione ai tre aspetti considerati chiave – sensibilizzazione, progettazione e tutela – ogni anno Microsoft investe in modo rilevante in risorse di formazione per aiutare i consumatori a proteggersi dalle minacce derivanti dalla pirateria informatica, nello sviluppo di tecnologie che rendano la vita difficile ai software contraffatti e nel supporto ai governi che intendano promulgare leggi e normative anti pirateria informatica.
Con la pubblicazione dei nuovi dati in concomitanza con l’annuale Consumer Action Day, Microsoft intende mettere in evidenza gli sforzi intrapresi a livello mondiale per contrastare il problema della contraffazione del software. Quest’anno, nell’ambito del Consumer Action Day, Microsoft mette inoltre a disposizione dei consumatori una serie di informazioni pensate per aiutare gli utenti nella scelta di prodotti software originali.

Fonte: www.impresacity.it

Inviare fino a 4Gb di foto con ZoomFoot

web2ZoomFoot è un software, disponibile per Mac OS X e per Windows, che permette di inviare via email fino a 4Gb di foto in una volta. Si scarica il software per la propria piattaforma, si selezionano le foto da spedire, si inseriscono i dettagli del destinatario e si invia il tutto. Le foto vengono caricate sul server di ZoomFoot e al destinatario viene inviato un link per scaricare un file compresso con tutte le foto. Procedura semplicissima e molto veloce; ovviamente il caricamento delle foto dipende dalla velocità della propria adsl, ma in questo modo non ci si dovrà preoccupare dei limiti di capienza della casella del destinatario.

Fonte: ilbloggatore.com

Anno Domini 2010, scampoli di Millennium Bug

bugRoma – Al fatidico scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 2009, un vecchio “amico” parassitario della società dell’informazione è tornato a battere qualche colpo. Il bacherozzo del millennio, il famigerato baco software che avrebbe dovuto trasformare in cenere tutti i computer alla mezzanotte del 2000 e si è poi rivelato essere poco più che un falso allarme di portata planetaria, ha magicamente trasformato il 2010 in 2016 provocando qualche problema di natura tecnologico-finanziaria ma nessun panico o strillone giornalistico dal sapore millenarista.

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