Primo rapporto di Iptv: 700 mila clienti, ma manca l’offerta di qualità

In Italia ci sono 700 mila clienti che vedono la tv su Internet. Lo certifica il primo rapporto di Iptv, l’associazione che raggruppa le società di telefonia Fastweb, Telecom Italia e Wind. La televisione su Internet protocol che sta evolvendo da Iptv a Smart tv (tv dotate di connessione a Internet), stenta a diffondersi in Italia e si continua a registrare una forte difficoltà degli operatori ad accedere a contenuti televisivi pregiati sui quali investono 30 milioni l’anno.

Le cause sono da ricercarsi in un quadro normativo che, disegnato per i media tradizionali, spesso rappresenta un ostacolo allo sviluppo del mercato, e in un’eccessiva rigidità dell’offerta di diritti che non consente l’arricchimento dell’offerta legale di contenuti distribuiti su Ip.

«Noi – ha commentato la presidente di Iptv, Irene Pivetti – crediamo che ampliare la scelta di contenuti a disposizione dei consumatori sia un importante obiettivo, che può dare un rilevante contributo alla crescita digitale del Paese. L’Italia è ricca di contenuti innovativi che, grazie allo sviluppo dell’offerta audiovisiva su piattaforma Ip, possono più facilmente raggiungere i consumatori finali, anche indipendentemente dalla programmazione in palinsesti rigidi. Si tratta quindi di consentire e facilitare lo sviluppo di nuovi media, rafforzando l’industria nazionale attraverso lo sviluppo di offerte legali distribuite sulle reti Ip».

Tra le soluzioni per garantire un’effettiva disponibilità dei diritti, l’associazione chiede di definire licenze collettive estese per la ritrasmissione dei canali lineari e di evitare che lo sviluppo sia frenato dall’assenza di offerta di diritti.

Riguardo alla diffusione dei servizi audiovisivi su Ip sviluppati da Fastweb, Telecom Italia e Wind a partire dal 2003, il rapporto ipotizza che, grazie alle offerte di Smart tv, il numero di clienti attuale possa crescere significativamente. L’associazione stima infatti che a fine 2010 già il 5% delle famiglie italiane sia attrezzato con televisori, blu-ray e game console connettibili alla Rete, che consentono di ricevere servizi e contenuti trasmessi attraverso piattaforme Ip.

Fonte: www.lastampa.it