Dopo il terremoto che ha lesionato il mondo finanziario, con ricadute gravissime sull’economia reale, oggi è il caso di guardare avanti, e prepararsi al dopo.
Possibilmente utilizzando al meglio tutte le risorse, in primis quelle tecnologiche.
Da questo assunto partiva il convegno “Il mondo finanziario dopo il diluvio” organizzato da Gartner a Milano, che nella seconda parte del titolo conteneva una chiara indicazione della possibile soluzione: agilità nella complessità. Proprio sull’agilità ha incentrato la sua analisi Annalisa Erba, Emea Gartner Consulting di Gartner.
La complessità è determinata dalla nascita di nuovi concorrenti, dalle economie post-industriali e globalizzate che richiedono cambiamenti continui, dall’arrivo sul mercato della generazione nativa digitale, dalla crescente complessità dei prodotti finanziari.
Per superare tutto questo in agilità, è il caso di dire, occorre adottare principi e soluzioni di business process management (Bpm).
In questo contesto, secondo Erba, il processo si fa software, le architetture informatiche favoriscono l’organizzazione per processo, anzi risultando determinanti e irrinunciabili per perseguirla. Come innovare, allora? Gli spunti sono diversi: multicanalità, analisi di profittabilità del cliente, ammodernamento dei sistemi It core, prestito peer-to-peer, gestione olistica del rischio (ci vuole, dice Gartner, una visione completa di rischi interni ed esterni).
Dal punto di vista dell’architettura tecnologica, questo si concretizza in un hub enterprise, fatto di tecnologie abilitanti, business rule engine, gestione del workflow, Soa, il tutto interfacciato con il mondo esterno e il sistema informativo bancario. C’è poi, importantissima, la business intelligence, per fare cose orami irrinunciabili, come prendere decisioni strategiche e tattiche, analizzare governance, risk e compliance, fare up e cross-selling sul singolo cliente, determinare la profittabilità del cliente, e così via.
Per fare tutto questo, però, occorre spendere.
Sorge spontanea una domanda: : si può innovare, risparmiando?
La risposta di Gartner è sì, si può con il business process outsourcing; è, infatti, possibile affidare a un outsourcer alcuni processi aziendali, migliorando l’efficienza e risparmiando.