Appena avuta la notizia dell’inchiesta sui test truccati nella prova di ammissione al corso di laurea di Odontoiatria, che vede coinvolto Miglionico, assessore alle attività produttive del Comune di Altamura, il sindaco ha richiesto in un colloquio l’immediata remissione del mandato, trovando la piena disponibilità dell’assessore.
E’ solo l’inizio dell’inchiesta che vede 25 persone indagate e del blitz messo a segno dagli uomini della guardia di finanza, venerdì mattina, all’interno di un appartamento di via dei Papaveri di proprietà di Miglionico dove l’assessore, di professione odontotecnico, ha attrezzato anche il suo laboratorio.
Nella casa-ufficio i militari hanno colto in flagranza otto persone tra questi Miglionico, esperti di matematica, fisica, chimica e biologia, concentrati a spremersi le meningi nella ricerca della risposta giusta ai quiz dell’esame di ammissione al corso, che migliaia di aspiranti dentisti (tra i quali il figlio dell’assessore odontotecnico), in quello stesso momento, stavano sostenendo nelle università di tutta Italia.
La traccia del compito, fotografata e filmata con apparecchi cellulari e palmari, era giunta via e-mail in quell’appartamento e di lì sarebbe ripartita, a breve, con lo stesso sistema di trasmissione. Ad attendere le risposte esatte vi erano una quindicina di «esaminandi» per lo più baresi emigrati per l’occasione nel campus di Foggia, in quello di Napoli e di altre università (fonti non confermate parlano di Verona e Milano) nella illusione di poter gabbare controlli e sistemi di sicurezza, meno severi rispetto a quelli adottati dalla Università di Bari, teatro di un caso clamoroso di test truccati nel 2007.
Nell’appartamento di via dei Papaveri i finanzieri hanno trovato anche il ricercatore Andrea Ballini coinvolto insieme al professore Felice Roberto Grassi ed altre nove persone nella inchiesta su un concorso per l’assegnazione di posti di dottorato di ricerca in Biotecnologie applicate alle scienze odontostomatologie, presso l’Università di Bari.
Anche Grassi presidente del corso di laurea in Odontoiatria della Università di Bari, è stato raggiunto da avviso di garanzia contestualmente (forse proprio in veste di presidente del corso) alla perquisizione effettuata nella segreteria amministrativa di Odontoiatria. Coinvolto anche un informatore scientifico.
Ma la cultura, quella vera, che fine fa?
E il diritto allo studio non dovrebbe essere uguale per tutti?