La macchina digitale è il presente e il futuro.
La Kodachrome, ormai, è solo un ricordo.
Ideata da Poul Simon nel 1973, presto diffusa in tutto il mondo e divenuta la compagna di viaggio di gite scolastiche e di ricordi…Sto parlando, o meglio scrivendo, della Kodachrome.
Per anni la Kodachrome era stata utilizzata in molti film dell’industria cinematografica mondiale, da Hollywood a Cinecittà.
Quella pellicola aveva la capacità sia di catturare i colori rendendone al meglio la cromaticità sia di conservarli nel tempo.
Fu usata da fotografi professionisti e da dilettanti allo sbaraglio, da registi di fama e da turisti.
Tutti sapevano cosa fosse il ‘rullino’ della Kodak.
Oggi la kodachrome, il rullino della Kodak per le foto a colori, si appresta a diventare un ricordo, un oggetto di culto per appassionati da esporre magari in qualche museo.
La Kodak, il colosso fotografico americano di Rochester,ha annunciato che la pellicola non sarà più messa in commercio perché, ormai, nessuno più la richiede.
“Negli ultimi anni le vendite si sono ridotte in modo significativo, i fotografi prediligono la fotografia digitale” ha spiegato la Kodak in un comunicato ufficiale, precisando che “le vendite della pellicola rappresentano ormai meno dell’1% del fatturato del gruppo.
La macchina digitale è già il presente e sarà sempre di più il futuro, inutile continuare a produrre pellicole per foto a colori che poi hanno bisogno di essere sviluppate e stampate.
Oggi lo sviluppo tecnologico ha portato le pellicole a diventare prodotti obsoleti perché, nella velocizzazione dei tempi moderni, rientra anche la fretta di vedere l’immagine appena scattata.