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Categoria: Web e dintorni Pagina 26 di 28

Google fa pubblicità in Tv con la campagna “Cosa cerchi oggi?”

Google decide di fare pubblicità attraverso la televisione. Durante la finale della trasmissione televisiva  “X-Factor” è andato in onda, in anteprima, lo spot della campagna “Cosa cerchi oggi?” promossa dal colosso di Mountain View con l’obiettivo di avvicinare al mondo della rete un pubblico sempre più vasto.
Nello specifico, l’iniziativa (che è anche online) sostiene il lancio del canale YouTube “Cosa cerchi oggi” contenente uno strumento che consente agli utenti di realizzare le proprie video-storie basate sulla ricerca via web.

Gli spot sono due e trattano due tematiche differenti: l’arrivo di un figlio visto dalla parte del padre ed una storia d’amore nata durante un Erasmus in Spagna.
Alessandro Antiga, Country Marketing Manager di Google Italy ha dichiarato che il progetto “è volto a mostrare le potenzialità della rete anche ad un pubblico di utenti non abituali”.
La campagna arriva in Italia dopo la messa in onda negli Stati Uniti dello spot “Parisian Love“, trasmesso durante la finale di “Superbowl“, l’incontro durante il quale viene assegnato il titolo di campione di football americano.
Dagli Stati Uniti l’iniziativa era poi passata al Giappone e ad altri Paesi europei.

Fonte: www.bitcity.it

Mozilla Firefox 4: solo nel 2011

Battuta di arresto per il progetto di Mozilla per il suo nuovo browser web Firefox 4 che, nonostante continui la sua evoluzione, continuando ad introdurre novità e ottimizzazioni (soprattutto per quanto riguarda HTML 5) ha deciso di spostare il lancio al 2011.

A dichiararlo è Mike Beltzner in una nota alla community di Mozilla scrivendo “… completare questo lavoro richiede più tempo rispetto alle stime iniziali come rintracciare regressioni e fonti di instabilità. Come parte del nostro impegno per gli utenti beta, non vogliamo distribuire il software prima che sia pronto”.

L’intenzione è quella di continuare a rilasciare beta fino alla fine di Dicembre 2010. La stima è che la release candidate sarà disponibile nei primi mesi del 2011 con una stretta nella parte finale.

Fonte: www.ampletech.net

La Twitter-mania contagia anche i cantanti italiani

La Twitter-mania sta riscuotendo un discreto successo anche in Italia e tra i tanti utenti che ogni giorno creano il proprio profilo vi sono anche alcuni artisti famosi.
Spesso però, gli account non sono gestiti dai VIP in persona ma dal loro entourage.
Wired.it ha però scoperto quali sono gli artisti che utilizzano Twitter sul serio ed ha stilato una classifica dei 10 migliori cantanti italiani che fanno uso del social network.
Al primo posto troviamo Jovanotti che pubblica tweets di ogni genere, non solo prettamente musicali.
Dietro a lui, Cesare Cremonini, che risponde ai fan e pubblica consigli. Celebre il suo tweet “dalle 18 in poi la parola twitter mi ricorda terribilmente la parola tortellino”.
Tra le donne, le più attive sono Laura Pausini, che ama utilizzare spesso i caratteri maiuscoli, ed Alessandra Amoroso, che utilizza Twitter per dialogare con i fan.

Fonte: www.bitcity.it/news

25 anni di Windows

Il sistema operativo a finestre di casa Microsoft compie 25 anni. Il 20 novembre del 1985, infatti, la casa di Redmond rilasciava Windows 1.0, primo tentativo di proporre un ambiente operativo con interfaccia grafica e multitasking.

Il 20 novembre del 1985 Microsoft rilasciava Windows 1.0, primo tentativo per la casa di Redmond di proporre un ambiente operativo con interfaccia grafica e multitasking (pur con vari limitati). La modalità d’uso era molto diversa da quella vista poi nelle future versioni, tanto che le finestre, ad esempio, non erano sovrapponibili, ma potevano essere solo affiancate (solo le finestre di dialogo potevano comparire sopra altre finestre già aperte).

Il sistema doveva essere installato sopra l’allora MS-DOS e nella cartella che lo conteneva si potevano elencare solo 97 file (tutti i file essenziali erano contenuti in un’unica cartella, non vi erano sottodirectory).

Il sistema vantava già il copia&incolla tra applicazioni e la possibilità di eseguire da shell applicazioni DOS. Il sistema non ottenne inizialmente molto successo, ma Microsoft continuò a migliorare il prodotto fino al rilascio della versione 1.04 nel 1987 con supporto per gli adattatori VGA dei nuovi PS/2 IBM e alcune società cominciarono a offrire i primi importanti pacchetti software (un nome su tutti: Aldus PageMaker). Nello stesso periodo Microsoft e IBM annunciarono l’introduzione di OS/2, sistema operativo e GUI che avrebbe dovuto rimpiazzare DOS e Windows. Le cose, però andarono ins seguito molto diversamente (ufficialmente Microsoft supportava OS/2 ma in seguito decide di staccarsi dal progetto per sviluppare una propria versione del sistema operativo che più tardi verrà ribattezzata Windows NT).

Fonte: www.macitynet.it

Google, ossessione social

Mountain View avrebbe fatto due offerte per acquistare Twitter. E intanto punta a Groupon. Nella speranza di mettere finalmente un servizio di questo tipo nel suo paniere

Roma – I tentativi di BigG di portare al grande pubblico un servizio social non sono andati benissimo. Ma se il social network che Mountain View brama costruire esistesse già? Secondo quanto riferito da una fonte, infatti, Google avrebbe tentato quest’anno di acquistare Twitter, mettendo sul banco 2,5 miliardi di dollari (rifiutati, addirittura, come “un’offesa”). E alzando, secondo un’altra fonte, poco meno di tre mesi la sua offerta a 4 miliardi.

All’inseguimento dei cinguettii ci sarebbe poi anche Microsoft. Non è un fatto inusuale che le grandi aziende IT tentino, informalmente, un approccio nei confronti di una startup come Twitter, caratterizzata da grande successo ancora da monetizzare: tuttavia è interessante collegare il possibile affare con gli accordi che queste due aziende stanno stringendo per integrare i flussi di dati provenienti dal servizio di microblogging ai rispettivi motori di ricerca.

Google, poi, è ancora alla ricerca del suo social network: da un lato per ribattere a Facebook che si sta facendo sempre più prepotentemente avanti in settori che, finora, non gli competevano (arrivando a pestare, di fatto, i piedi a Mountain View), dall’altro per principio, dal momento che sono anni che ci prova. L’ultimo tentativo in ordine cronologico, Google Buzz, proprio da Twitter prendeva alcune delle sue caratteristiche fondamentali.

Intanto Mountain View continua con le sue acquisizioni di aziende in vari settori e sarebbe ora in trattativa per Groupon, il sito di offerte giornaliere a livello locale. E che, fattore che potrebbe per l’appunto stuzzicare ulteriormente BigG, ha anche alcuni elementi social: un modello commerciale a cui Google era già stata interessata (e frustrata nel suo desiderio) quando tentava l’acquisto di Yelp.

Possibili concorrenti interessati sarebbero poi eBay, Amazon e Microsoft. L’affare dovrebbe in ogni caso valere più dei tre miliardi di dollari offerti poco tempo fa da Yahoo! e rifiutati da Groupon.

Tra Google e Groupon, poi, l’incognita antitrust, che aveva già rischiato di fermare l’acquisto (da appena 750 milioni di dollari) di AdMob e che minaccia ancora di fermare quello di ITA, l’azienda strategica nel mercato dei biglietti aerei che vale 800 milioni di dollari.

Fonte: www.punto-informatico.it

Microsoft, i software contraffatti preoccupano i consumatori

In occasione della giornata mondiale interamente dedicata alla sensibilizzazione dei consumatori circa i rischi legati alla contraffazione del software, Microsoft ha reso noti i risultati di un nuovo  sondaggio  con l’obiettivo di approfondire la percezione del problema della contraffazione del software da parte dei consumatori. Il sondaggio è stato condotto in 20 Paesi del mondo e ha interessato un campione di 38mila persone, di ambo i sessi.
I risultati evidenziano in modo netto che gli utilizzatori di tecnologia sono sempre più consapevoli dei rischi che comporta l’utilizzo di software non originale.
Dalla ricerca emerge che a livello mondiale due consumatori su tre dichiarano che l’utilizzo di software contraffatto non è sicuro quanto il software originale. La perdita dei dati e il furto di identità sono tra le loro principali preoccupazioni.
I consumatori chiedono un maggiore supporto da parte dei governi e delle imprese nella lotta contro i produttori di software pirata.
“I consumatori si lamentano ovunque dei software contraffatti” – afferma Matteo Mille, Direttore della Divisione Genuine Software di Microsoft Italia – “ci chiedono come possono proteggersi. Hanno bisogno di fatti e chiedono alle aziende e al governo di attivarsi. Il nostro impegno è quello di fare tutto ciò che è possibile per soddisfare le loro esigenze”.
I dati resi noti evidenziano che il 70% degli intervistati – dato identico sia a livello mondiale che italiano – è convinto che il software originale sia in grado di garantire maggiore sicurezza, stabilità e semplicità diaggiornamento.
In particolare, per quanto riguarda gli italiani, il 72% ritiene che il software genuino sia più sicuro, il 66% più stabile e il 73% che sia aggiornabile con maggiore facilità.
Tuttavia, oggi la presenza sul mercato di contraffazioni sofisticate rende più difficile per i consumatori distinguere il prodotto originale dalla copia contraffatta.
La maggior parte delle persone intervistate ha dichiarato che sceglierebbe software originale se ne avesse la possibilità, ma meno della metà è convinta che i consumatori sarebbero in grado di riconoscere il software contraffatto. In questo caso, i dati confermano ciò che ormai è diventato un tema ricorrente nelle esperienze riportate dai consumatori sul sito web di Microsoft “How to Tell“.
Più di 300mila consumatori hanno visitato il sito dal 2005 ad oggi, offrendo dettagli e informazioni sui software che hanno infettato i loro Pc con virus e malware.
I dati del sondaggio evidenziano che i consumatori sono sempre più attenti nel verificare che il software acquistato sia originale. Tuttavia, si deduce anche l’esigenza di un supporto rilevante da parte dei governi e delle imprese per fare fronte alla presenza massiccia sul mercato di prodotti contraffatti.
Il 65% degli intervistati nel mondo e il 61% degli italiani auspica, infatti, un intervento dello Stato.
Inoltre, il 72% a livello globale e il 68% dei nostri connazionali concorda nell’affermare che le aziende produttrici di software dovrebbero impegnarsi maggiormente nella lotta alla contraffazione.
Per il 75% degli intervistati nel mondo, i consumatori dovrebbero avere a disposizione strumenti per proteggersi dall’acquisto involontario di software contraffatto. Tra gli italiani la percentuale è pari al 70%.
“I risultati del sondaggio pongono l’accento sull’esigenza effettiva che le aziende del settore e le autorità rendano disponibile ai consumatori una maggiore quantità di informazioni sulla contraffazione del software” – afferma Simona Lavagnini responsabile legale di BSA in Italia – “i consumatori non vogliono acquistare software contraffatto. Sono consapevoli del fatto che si tratta di prodotti che causano problemi agli utenti in tutto il mondo. È però necessario fornire loro conoscenze e strumenti adeguati per riconoscere i prodotti non originali”.
Con particolare attenzione ai tre aspetti considerati chiave – sensibilizzazione, progettazione e tutela – ogni anno Microsoft investe in modo rilevante in risorse di formazione per aiutare i consumatori a proteggersi dalle minacce derivanti dalla pirateria informatica, nello sviluppo di tecnologie che rendano la vita difficile ai software contraffatti e nel supporto ai governi che intendano promulgare leggi e normative anti pirateria informatica.
Con la pubblicazione dei nuovi dati in concomitanza con l’annuale Consumer Action Day, Microsoft intende mettere in evidenza gli sforzi intrapresi a livello mondiale per contrastare il problema della contraffazione del software. Quest’anno, nell’ambito del Consumer Action Day, Microsoft mette inoltre a disposizione dei consumatori una serie di informazioni pensate per aiutare gli utenti nella scelta di prodotti software originali.

Fonte: www.impresacity.it

Google: Facebook non è una minaccia

Google torna a parlare di Facebook e di quello che molte persone (analisti, giornalisti o anche semplici utenti) pensano: ossia che il popolare social network (che può contare su oltre 500 milioni di utenti) possa mettere in crisi Mountain View.

La risposta è pronta: Facebook non è una minaccia diretta, in quanto il social networking è solo una parte della strategia globale di Google. Il colosso di internet (che può ancora contare su un valore decisamente più alto di quello di Facebook) ha in mente anche il cloud computing, mobile, social, le ricerche e molto altro, basti pensare agli ingenti investimenti nella ricerca energetica e più precisamente nell’energia eolica.

Facebook è un capitolo di un intero libro ha detto Patrick Pichette (Google Chief Financial Officer) alla televisione pubblica australiana. Il mercato mobile è poi un altro punto in cui Google può dirsi in rapida crescita, grazie ad un sistema operativo come Android (con 200.000 smartphone attivati ogni giorno).

Pichette ha infine aggiunto: “Il primo principio guida di Google in realtà non è il denaro – il primo principio guida di Google è capire che Internet sta cambiando il mondo”.

Che dietro parole calme ci sia poi una guerra a forza di coltelli telematici ed informatici potrebbe essere di quanto più scontato. Il progetto Google Me, il vero rivale di Facebook per Mountain View, sembra ancora lontano nonostante le voci insistenti di qualche mese fa. Quella potrebbe essere l’effettiva contromossa nei confronti del re dei social network.

Fonte: www.ampletech.net

Istat: 12 mln di internettiani

ROMA, 19 NOV – Sono piu’ di 12 milioni gli internettiani italiani: per lo piu’ sono concentrati nel Nord Ovest e, a sorpresa, nel Sud, che batte Centro e Nord Est. Emerge dall’annuario Istat del 2010 che evidenzia come sempre piu’ utenti del web optino per la banda larga a velocita’ elevata.A livello territoriale sono 3,6 milioni di utenti nell’Italia nord-occidentale,(29,7% del totale),3,3 milioni nel Sud (27,6%) e 2,7 milioni nel centro (22,3%).Ultima l’Italia del Nord Est,con 2,4 milioni di utenti (20,4%).

Fonte: ANSA.it

7 regole d’oro per attrarre nuovi clienti con un sito web

A cosa serve un sito web? Questa è la domanda che molte aziende e alcuni di voi, poco avvezzi all’utilizzo di internet, ancora oggi si pongono. La prima risposta può sembrare banale e scontata, ma è un dato di fatto inoppugnabile: un sito web serve eccome. Ogni azienda dovrebbe averne uno per poter competere in un mercato sempre più agguerrito e spietato, specie in un momento di crisi come quello attuale. Un sito ben progettato e costruito può determinare il successo e sopravvivenza stessi di un’azienda.
Ma ancora più importante è la seconda, fondamentale, domanda che segue spontaneamente alla prima: quali requisiti e caratteristiche deve possedere un sito web per portare nuovi clienti e fonti di guadagno ad un’azienda?
7 risposte per 7 regole d’oro risponderanno esaustivamente a questi due interessanti quesiti.

1. Visibilità
Gli utenti alla ricerca di un determinato servizio e/o prodotto sul web, devono poter trovare il vostro sito internet, altrimenti si rivolgeranno giocoforza ai vostri competitor. Ciò significa che figurare ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca principali (Google, Yahoo, Bing) è fondamentale per farsi trovare e non doversi affannare nella ricerca di nuovi clienti.

2. Perenne raggiungibilità
Un’azienda è contattabile telefonicamente o raggiungibile fisicamente 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana. Il sito web, invece, non ha limiti spazio-temporali. E’ sulla rete 24 ore su 24, 7 giorni su 7, raggiungibile da qualsiasi punto del globo e pronto a ricevere le richieste di nuovi clienti. Senza alcuna fatica e costo.

3. Semplicità e chiarezza
Una volta giunto sul vostro sito, l’utente deve capire immediatamente di cosa vi occupate, quali servizi offrite o quali prodotti vendete, in maniera semplice e intuitiva, altrimenti abbandoneranno in breve tempo le vostre pagine.

4. Usabilità
Una navigazione difficile e complicata allontanerà gli utenti dal vostro sito internet. Contenuti e risorse devono essere tutti consultabili e raggiungibili con una navigazione semplice.

5. Aggiornabilità
Un sito fermo non interessa a nessuno. Un sistema semplice da utilizzare per tutti, anche per chi approccia per la prima volta la schermata di un computer, deve permettervi di aggiornare in modo rapido le risorse e contenuti del vostro sito web in modo da mantenerlo sempre appetibile e apprezzato.

6. Interagibilità
Il sito dev’essere uno strumento di comunicazione diretta ed efficace. E’ necessario informare i clienti in modo veloce e semplice delle tue iniziative, promozioni, novità, ad esempio con un servizio automatico di newsletter. Addio stampa e canali di comunicazione classici, questi strumenti ti permettono d’interagire in tempo reale.

7. Navigabilità sui cellulari
Sempre più utenti navigano con i cellulari di nuova generazione, gli smart phone. E i siti che non sono visualizzabili sui loro schermi perdono tantissimi contatti e potenziali clienti a favore dei competitors che si sono già adeguati al nuovo trend. Perciò, il sito web deve essere correttamente visualizzabile anche sui cellulari.

Dunque, un sito web realizzato con le giuste caratteristiche offre opportunità di rilancio a tantissime aziende, specie in questo periodo di crisi. Permette loro di farsi conoscere e trovare da nuovi utenti in qualsiasi momento e luogo con un investimento ridotto rispetto ai tradizionali canali promozionali, consentendo poi di interagire con i clienti in modo immediato e semplice.
La soluzione concreta risponde al nome di VG7, una piattaforma web -unica nel suo genere-predisposta per la creazione di siti performanti, dinamici, flessibili e modulari, che racchiudono tutte le 7 caratteristiche elencate sopra.
Provare per credere…

Fonte: redazione comunicati stampa

Crea il tuo biglietto da visita personalizzato online

biglietti-da-visitaFornire i propri dati personali ad un amico, un cliente o un collega di lavoro tramite un piccolo biglietto da visita è indubbiamente un piccolo tocco di classe in più. Si potrebbero anche fare con Word o Excel, o anche con programmi più professionali a pagamento, però non sempre abbiamo il tempo, o la voglia, di metterci a cercare le giuste dimensioni del biglietto, impaginarli nel foglio, e cercare i loghi e i caratteri più adatti.

Vediamo ora una serie di servizi online che, gratuitamente e con pochi click, vi permettono di crearli facilmente. Noi dobbiamo solo procurare del cartoncino leggero su cui stampare i biglietti da visita.

Il primo sito che voglio presentarvi è Business Card Robot.

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