mirabilandia-street-viewStreet View, il prodotto di Google che permette di visitare virtualmente strade e luoghi sta crescendo. Tra le cose più recenti delle mappe fotografiche a 360° c’è il volo in mongolfiera su Matera, un giro sul Tamigi, la salita sulla Torre Eiffel. Non solo Street View è utile per individuare meglio i luoghi da raggiungere, ma propone visite immersive in musei, sottomarini, aeroporti e contesti di carattere turistico.

Dal 2009 questo prodotto permette di visitare i più noti parchi di divertimento, tra i quali Disneyland Resort Paris. Anche alcune strutture italiane sono state visitate dal triciclo di Mountain View, ed è possibile passeggiare, ad esempio nei viali di Mirabilandia, Rainbow Magicland, del Cavallino Matto e Zoomarine.

Ma perché essere presenti su Street View? Una sequenza di immagini a 360° può fare la differenza? Se lo chiedono in molti, ma un motivo ci deve essere se supermercati, come Carrefour, gli store di firme importanti come Gucci ed aeroporti delle dimensioni del londinese Heathrow, hanno scelto di utilizzare le mappe più consultate del mondo. Fare marketing attraverso una visita virtuale non è cosa da poco: musei e gallerie d’arte ci provano da tempo, e la notizia della possibilità di visitare Pompei su Street View ha fatto il giro del mondo. Ma nei parchi di divertimento non c’è la Venere di Botticelli, visibile anch’essa attraverso la visita virtuale.

Nel settore dei parchi divertimento offriamo una bellezza che deriva dalle sensazioni, ma i siti dei parchi di divertimento presenti su Street View non lo comunicano specificamente attraverso il web, né hanno inserito nel proprio sito la visita virtuale. Eppure, per gli appassionati, passeggiare a Mirabilandia sotto Katun è un passatempo che fa venire una gran voglia di salire a bordo. E un parco avventura, in genere realizzato in un bosco fuori dal centro abitato, che non fornisca adeguate indicazioni sulla sua localizzazione, rischia di attendere inutilmente nuovi clienti.

Una mappa come quella offerta dal servizio di Google, così evoluta – assolutamente in linea con il prodotto “parco di divertimento”, perché in grado di evocare sensazioni – può diventare strumento di marketing, basta volerlo. A volte nel settore del divertimento sottovalutiamo l’utilità delle mappe per la promozione del nostro lavoro. Se pensiamo che alcune strutture di medie dimensioni non sono neanche adeguatamente inserite in Google Maps… eppure è semplice, e gratuito. Essere inseriti in nelle mappe di Big G ha conseguenze notevoli nel ranking, ed ottenere le migliori posizioni tra i risultati di ricerca nelle mappe può fare la differenza rispetto ai concorrenti. In questo contesto, offrire anche una “visita” a 360° della propria attività può conquistare l’attenzione di nuovi clienti.

Siamo certi che non sia utile curare la presenza su Google Maps? Un dato: la posizione dell’ufficio dove lavoro su Google Maps ha conseguito negli ultimi 30 giorni 2807 impressioni, è stata cioè visualizzata dai navigatori nell’ambito di una ricerca con il motore di Mountain View. Sono pochissime, ovviamente, ma utili in ogni caso ad aumentare le visite al sito internet associativo.

Bisogna esserci, sulle mappe. Una volta registrata la propria attività su Google Maps, sarà bene inserire una buona quantità di informazioni, operando anche sulla scelta delle parole-chiave che meglio connotano ciò che promuoviamo, scegliendone anche di non troppo utilizzate. Inseriamo anche foto, video ed informazioni su come trovare parcheggio e buoni sconto. Quale il risultato? Prendiamo ad esempio Mirabilandia, un parco che ha una gestione professionale della presenza sul web e sui social network: digitandone il nome su Google appare la piccola mappa, con la classica icona rossa, che apre una card già ricca di informazioni. Vengono subito offerte le informazioni sui recapiti, è possibile valutare le recensioni, accedere alla visita virtuale con Street View e – se si clicca su qualche link – viene aperta, ovviamente, la pagina di Google + del parco, che ospita immagini, oltre 100 recensioni di clienti ecc.. Tutto materiale che il motore di ricerca con la G considera molto interessante sul piano del posizionamento nei risultati.

Insomma, con qualche attenzione, anche le strutture più piccole, come un locale per feste di copleanno, un parco giochi cittadino o un laser game, possono ricevere maggiore traffico in entrata sul proprio sito, migliorare il posizionamento del proprio sito ed offrire al potenziale cliente informazioni ed immagini che possono conquistarlo. Se si è già presenti su Google Maps, un aggiornamento della scheda – magari compilata frettolosamente due anni fa, come ho fatto io – e nuovi materiali possono migliorarne l’utilità. E’ un lavoro da fare, ne vale la pena.

 

Fonte: http://www.parksmania.it/2013/11/29/street-view-maps-google-nel-marketing-dei-parchi-divertimento/