Il tribunale collegiale di Pescara, presieduto da Lino De Sanctis, ha condannato a tre anni di reclusione, con sospensione dal servizio per cinque anni, l’oculista Giuseppe Tarantino, 39 anni, di Altamura (Bari), per concussione nei confronti di due pazienti.
Tarantino, titolare di uno studio privato a Gravina di Puglia (Bari), fu arrestato dalla Squadra Mobile di Pescara nel marzo 2004.
Secondo l’accusa, l’oculista si faceva pagare per interventi di riduzione della miopia in realtà gratuiti, in quanto effettuati in una clinica privata di Pescara convenzionata con la Regione Abruzzo, risultata estranea alla vicenda.
Così facendo, secondo gli inquirenti, avrebbe raggirato diversi pazienti provenienti anche da Puglia e Molise.
Le indagini scattarono dopo la denuncia del padre di un giovane paziente che doveva sottoporsi a un intervento.
Tarantino si è sempre difeso sostenendo che i soldi percepiti costituivano un compenso per le visite a cui i pazienti dovevano sottoporsi prima e dopo l’operazione, e non, quindi, per l’intervento in sé.