E Fini che fine fa?
No…non è un gioco di parole. E’ la verità…
Sfiancati da conti sempre più in rosso, i fratelli Fini hanno annunciato la messa in liquidazione della società che inglobava entrambe le attività, con 34 dipendenti, che passeranno direttamente dalle ferie alla disoccupazione.
Molte altre tessere erano già cadute, a partire dalla fine degli anni ’80, quando il padre di Anna Maria e Vittorio, il dottor Giorgio, aveva ceduto l’azienda alimentare alla Kraft.
La frammentazione della HRF in micro-società di controllo dei settori dell’hotellerie – Real Fini, Baia del Re e San Francesco – e della ristorazione, bollata dai sindacati come escamotage per tenere il numero dei dipendenti sotto quota 15 (maggior facilità nei licenziamenti), non ha coinciso con un’adeguata strategia di marketing e gestione.
La storia del ristorante suona come una case history mal riuscita. Nato dall’intuizione di nonno Telesforo e della moglie Giuditta, che trasformava nel retro della salumeria del marito i prodotti del territorio in piatti gustosi, negli anni è diventato il simbolo della Modena mangereccia, frequentato dagli uomini di Ferrari e Maserati, ma anche da artisti e politici: davanti al mitico carrello dei bolliti hanno sostato deliziati il commendator Ferrari e Fangio, Anna Magnani e Roberto Rossellini.
Nessuno, però, potrà dimenticare tortellini e zamponi, lasagne e salami, ma anche mostarde, aceto balsamico e cesti natalizi. E poi ristoranti, alberghi, autogrill…