digi“Papi, ci sei, ce la  fai, sei connesso?”.
Oltre ad essere la frase del cabarettista di Zelig, Pino Campagna, è la reltà.Sei italiani su 10, infatti, non possono fare a meno di rimanere connessi col mondo grazie alla tecnologia, anche durante le vacanze.
Una ricerca Doxa, realizzata su un campione di oltre 1000 tra uomini e donne dai 15 anni in su, rivela come e’ cambiata la valigia in cui non mancano gadget tecnologici, solo fino a 10 anni fa quasi inesistenti: telefonini, telecamere digitali, navigatori satellitari, pc portatili.
Nella ricerca Doxa, commissionata da TomTom Italia, per il 59,4% degli intervistati il concetto classico di vacanza – riposarsi per staccare – e’ completamente demode’, la parola chiave e’: rimanere connessi. Conseguenza dell’evoluzione del viaggiatore-turista tecnologico? Addio cartine stradali, buste piene di rullini fotografici da sviluppare al ritorno e cartoline.
La macchina che rallenta, abbassa il finestrino con una voce che chiede timidamente informazioni (magari in una lingua improbabile)? Un italiano su due (53,1%) e’ felice di non doverlo piu’ fare grazie al navigatore. Addio anche ai rullini fotografici da ritirare dopo le vacanze, perche’ il 45,1% usa le macchine digitali.