Primo febbraio 2011: dovrebbe essere questa la presunta data di uscita della seconda versione della tavoletta magica di casa Apple. Ma da Cupertino per il momento non è ancora arrivata alcuna conferma.

L’indiscrezione è stata diffusa da Kevin Rose che si è limitato a dire che l’iPad 2 potrebbe essere rilasciato tra 3 o al massimo 4 settimane, indicando come scadenza più probabile il primo giorno del mese di febbraio, per cui a breve potremo scoprire se le indiscrezioni saranno confermate o smentite.

L’ex CEO di Digg avrebbe anche preannunciato che l’iPad 2 integrerà una fotocamera e un display dotato di una risoluzione molto più alta rispetto al modello precedente. Come prevedibile, dunque, il nuovo iPad 2 dovrebbe essere equipaggiato con una fotocamera, videocamera per video chat (FaceTime) e per videochiamare, per esempio con Skype o Viber, e di un display stile Retina Display.

Sarà, dunque, il secondo nato Apple nel segmento Tablet Pc a dover continuare a mantenere l’egemonia creata dal suo predecessore contro i tanti anti iPad nati e ultimamente presentati al Ces 2011, dalle tavolette Android Asus Eee Pad e Acer, al Blackberry PlayBook di Rim.

Secondo le indiscrezioni riportate da Digitimes, le consegne iniziali dell’iPad dovrebbero aggirarsi su 400-600 mila pezzi e dovrebbero avere anche un modulo CDMA per il supporto da parte di più network, potrebbe anche essere equipaggiato con lo slot mini-USB e con giroscopio a 3 assi.

Si parla anche di un possibile nuovo chassis: molte immagini, infatti, raffigurano quello che potrebbe essere il nuovo aspetto dell’iPad e fra i particolari che si intravedono si notano la presa jack per le cuffie, lo spazio per la webcam posteriore, un solo connettore per la docking station, e non due come sembrava in un primo momento, e una fessura misteriosa nella parte bassa.

Altra novità interessante: l’iPad 2 potrebbe essere realizzato in fibra di carbonio. Non resta, dunque, che attendere la sua presentazione ufficiale per vedere se sarà all’altezza del numero uno di casa Apple.

Fonte: www.businessonline.it