rabbiaSembrerebbe la trama di un film fantozziano.
E’ una realtà tragicomica ma, ahimè, vera…
Il 7,  il 36, il 41, il 45 e l’88 ci sono; c’è anche il numero jolly, il 52. Un 5+1 in piena regola. Peccato, però, che quel sistema, che avrebbe garantito a 15 persone una vincita da 90mila euro al Superenalotto, non sia mai stato giocato.
Il tabaccaio di fiducia, infatti, non lo ha inserito nel terminale.
Il vincitore ha stappato champagne, ha chiamato gli amici e pagato cene. Prima.

Poi si è disperato. E ha passato 24 ore di angoscia nell’attesa che la ricevitoria aprisse per andare a chiedere al tabaccaio per quale motivo tutte le televisioni avessero annunciato un solo 5+1 in provincia di Torino. E a Roma nulla. Eppure loro quella schedina vincente l’avevano davanti agli occhi.
Il tabaccaio non ha mai passato il sistema nel terminale. E addio al 5+1 da 2 milioni 432 mila 540 euro. È successo a Roma, in zona Villa Bonelli, quartiere residenziale nella parte orientale della città. È qui che in una tabaccheria quindici azionisti hanno comprato, per 10 euro a testa la schedina di un sistema del Superenalotto.
Il tabaccaio quella schedina l’ha venduta, timbrata, firmata. Ma non l’ha messa nel sistema.
Voi cosa avreste fatto nei panni dei mancati vincitori?…