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NEL 2010 UN ACQUISTO AL SECONDO SU EBAY, LA TECONOLOGIA E’ LA PIU’ RICHIESTA. 2^ ABBIGLIAMENTO

L’inizio di ogni nuovo anno porta a tirare le somme di quello appena trascorso, e anche per eBay, primo portale di ecommerce in Italia, e’ arrivato il momento di fare i conti ed analizzare quali sono stati i trend d’acquisto nel 2010. Gli italiani che si sono rivolti a internet per i loro acquisti, approfittando di vantaggi quali l’ampia scelta, la comodita’ e il risparmio, sono sempre di piu’ e nel 2010 su www.ebay.it e’ stata conclusa una transazione ogni secondo, con un aumento del numero totale di acquisti del +5,6% rispetto al 2009.
Secondo un’indagine interna di eBay.it, la categoria che nel 2010 ha generato il maggior numero di acquisti e’ l’insuperabile Consumer Tech, con un prodotto tecnologico venduto ogni 4 secondi, seguita da Abbigliamento e Accessori, con un acquisto ogni 12 secondi, e al terzo posto Casa, Arredamento e Bricolage, con un prodotto acquistato ogni 14 secondi. Se le categorie con il maggior numero di transazioni confermano la classifica del 2009, le novita’ si trovano analizzando le categorie che sono cresciute di piu’ nell’ultimo anno.
La crescita maggiore ha riguardato Bellezza e Salute, con un aumento di acquisti del +39%, a testimonianza del fatto che, nonostante le difficolta’ economiche, gli italiani continuano a prendersi cura di se’ e per farlo scelgono la strada del risparmio su eBay.it; a seguire troviamo Casa, Arredamento e Bricolage, con un aumento del +26% nel 2010 (guardando al trend di crescita di questa categoria dal 2007 al 2010 si registra addirittura un aumento dell’81%), mentre sul gradino piu’ basso del podio sale Auto: ricambi e accessori, con aumento del +23,6%.
Con focus specifico sui prodotti singoli piu’ cresciuti 2010 vs 2009, troviamo gli accessori per i “must have” tecnologici del momento, ovvero accessori per iPhone (+161%) e accessori per Blackberry (+141%), a seguire risulta un aumento sostanzioso delle vendite di Lampadine e Led (+130%), che testimonia la continua crescita della categoria Casa, Arredamento e Bricolage, mentre la categoria Auto: ricambi e accessori deve il suo incremento soprattutto a Motori e Frecce per auto, aumentati rispettivamente del +74% e del +70%.

I mesi di Novembre e Dicembre registrano il maggior numero di transazioni effettuate, come e’ logico che sia visto che il Natale rappresenta un momento di grandi picchi di acquisto, anche se e’ poi con la primavera, a Marzo, che si registra il terzo apice di transazioni online. E se si vuole guardare ai trend d’acquisto per i prossimi giorni, basandosi su come erano andate le vendite a gennaio 2010, i videogiochi saranno tra gli articoli a riscuotere maggiore successo, con un aumento di vendita, ad esempio, delle Periferiche di gioco per pc del +78% e delle Console Wii del +76% rispetto alla media degli altri mesi del 2009.

Fonte: www.clandestinoweb.com

NATALE: REGALO SBAGLIATO? 8400 SONO GIA’ IN VENDITA SU E-BAY

(ASCA) – Roma, 28 dic – A soli tre giorni dal Natale, le prime inserzioni di regali sgraditi e/o doppi hanno gia’ fatto capolino su eBay. Sono gia’ oltre 8.400 i regali non graditi o risultati doppi apparsi su www.ebay.it. La tendenza e’ sempre in crescita: l’anno scorso, lo stesso giorno, se ne contavano circa 8.000, circa 6.000 nel 2008, 4.000 nel 2007, mentre nel 2006 addirittura meno di 2.000. Al momento, le categorie dove maggiormente si ricicla di piu’ su eBay.it sono Abbigliamento e accessori, Casa arredamento e bricolage e le categorie di prodotti hi-tech.

Secondo un’indagine commissionata da eBay a Tns International, primo sito di commercio elettronico al mondo, sono oltre 4 milioni gli italiani che si sono dichiarati pronti a rivendere i regali non desiderati. E molti lo faranno avvalendosi della rete.

L’indagine ha inoltre rivelato che il Natale 2009 ha lasciato dietro di se’ un 44% di regali indesiderati o doppi, costati complessivamente circa 794 milioni di euro: una bella cifra per lasciarla ”in un cassetto”… meglio rivenderli, e magari con il ricavato comprarsi finalmente il dono perfetto.

Ma da chi arrivano i regali peggiori? Per il 14% arrivano dai parenti acquisiti, soprattutto per le donne (16%), l’11% invece dagli amici e dai componenti delle famiglie allargate.
Se azzeccare i regali e far contenti i destinatari e’ un’arte, anche saperli riciclare senza combinare disastri e ”smistarli” nel modo giusto e’ un mestiere complicato, e internet in questo caso puo’ essere un valido alleato. Poter rivendere facilmente online un regalo non gradito rappresenta l’occasione per dare valore ad un oggetto che comunque non si utilizzerebbe. Secondo una stima basata sui trend d’acquisto settimanali effettuata internamente da eBay, sara’ il 19 gennaio il giorno in cui si prevede il maggior numero di inserzioni di regali riciclati, in particolate nelle categorie Computer, Abbigliamento e Accessori, Auto: ricambi e accessori, e Libri”. Oltre ai saldi nei negozi tradizionali, il post-Natale e’ infatti un ottimo momento per fare grandi affari anche su eBay, con tante occasioni e prezzi scontati.

Fonte: www.asca.it

Regali di Natale: 600mila italiani li faranno online sul web tramite l’e-commerce.

Agli italiani piace ancora molto comprare i regali di Natale. Ben l’87% ama fare i regali, percentuale che sale sino al 92% tra gli acquirenti eBay. E come da tradizione interessa in particolare alle donne dedicarsi agli acquisti (90% della popolazione femminile e ben il 96% delle acquirenti eBay). Questi i primi dati di una nuova ricerca condotta su un campione di oltre 1500 intervistati da Research International per eBay.it. La maggioranza degli intervistati, sia che acquistino solo nei negozi tradizionali sia che si affidino anche a eBay, comprerà il primo regalo per i figli (39% e 30%) e a seguire penserà ai genitori (15% e 25%). Oltre ad essere i primi a cui penseranno, i figli saranno anche coloro ai quali sarà destinata la spesa maggiore.

Ma cosa sperano di trovare sotto l’albero gli italiani? La popolazione italiana vorrebbe ricevere soprattutto anelli e orologi di marca, seguiti da maglioni e cappotti, e dai libri, mentre i regali che meno si vorrebbero scartare sono soprammobili e utensili per la casa, gioielli, cravatte e pantofole.

Secondo i risultati della ricerca saranno oltre 600 mila gli italiani che quest’anno si affideranno al web per i loro acquisti. Ma dove faranno i loro acquisti di Natale questi shopper online? Tra tutti i siti di ecommerce, eBay è quello più citato dalla popolazione italiana (65%), prima di tutto per il vasto assortimento di prodotti (62%), per il risparmio economico che consente (28%), per la sicurezza degli acquisti (23%) e per la possibilità di acquistare in meno tempo (18%).

Ma quanto costa in termini di tempo e denaro la corsa agli acquisti di Natale? In media la popolazione italiana spenderà circa 300 euro per fare i regali (gli uomini addirittura 340 euro), vi dedicherà mediamente 6 giorni ed inizierà la ricerca dei regali circa 19 giorni prima. A parità di potere d’acquisto, gli acquirenti eBay, invece, stimano una spesa pari a 275 euro, con un risparmio fino all’8%.

Acquistando online non si risparmia solo denaro, ma anche tempo: gli acquirenti eBay avranno bisogno in media di 3 giorni in meno per la ricerca dei regali, con addirittura un 50% di loro che inizierà la ricerca solo una settimana prima del 25 dicembre.

Poiché si stima in circa 7 ore e mezzo il tempo complessivo che verrà dedicato agli acquisti natalizi, ammonta a 259 milioni di ore il tempo che la popolazione italiana impiegherà per comprare i regali. Oltre al tempo effettivo per la ricerca e la scelta, vanno considerati i tempi per lo spostamento tra i punti vendita (52 milioni di ore sprecate), la fila alle casse (41 milioni di ore perse), la ricerca del parcheggio(19 milioni di ore buttate via). Per chi compra online tutti questi tempi si azzerano in un click e si può arrivare a risparmiare circa il 50% del tempo!

Fonte: www.businessonline.it

Facoltà di Architettura di Alghero: social guerrilla

Un annuncio su ebay mette all’asta la Facoltà di Architettura di Alghero, la prima in Italia. E’ questa la provocazione dei docenti di Architettura della facoltà dell’università di Sassari (con sede ad Alghero). L’asta sul sito di vendite online è cominciata venerdì scorso e la “giovane ma affascinante facoltà” ha già ricevuto 103 offerte e una quotazione di 10milioni di euro. “Siamo lusingati – dicono ora dall’assemblea in modo ironico – e insieme un po’ amareggiati dal fatto che per farsi sentire, se si è piccoli come noi, bisogna ricorrere alle provocazioni. La nostra facoltà ha appena dieci anni, ma per due volte ha conquistato il primo posto nella classifica dei migliori atenei fatta dal Censis. Poichè siamo ad Alghero rischiavamo di restare esclusi dalle manifestazioni di Sassari e allora abbiamo pensato di farci sentire in modo inusuale” … “la nostra protesta vuole proprio sottolineare che esistono realtà periferiche che fanno fatica ad andare avanti, ma non per questo non lavorano e non producono eccellenze – dicono dall’assemblea- La riforma divaricherà ancora di più la forbice tra chi ha di più e chi ha di meno. In linea di principio non saremmo contrari alla creazione di pochi, grandi poli universitari, ma soltanto se venisse assicurato a tutti gli studenti il diritto, attraverso borse di studio e agevolazioni, di poter frequentare”.

Fonte: http://guerrillamktg.blogspot.com

Acquisti online? Gli utenti si fidano di eBay

eBay e Amazon su tutti, ma anche Yoox.com, Privalia, Ibs.it, Pixmania, ePrice e infine lo “shopping club” Buyvip. Sui social media il tema dell’e-commerce trova un terreno fertile come testimonia un’elaborazione realizzata da Blogmeter. Per gli utenti, infatti, la rete si configura come uno strumento utile per cercare qualche forma di rassicurazione prima di ogni atto di acquisto. Il non poter toccare con mano il prodotto spinge i consumatori a condividere le proprie esperienze soprattutto in riferimento alla puntualità delle consegne e alla sicurezza nei mezzi di pagamento. Nel commercio virtuale, prima ancora della convenienza, l’acquirente medio cerca e pretende un buon servizio di assistenza a cui rivolgersi in caso di problemi.

Dall’analisi di Blogmeter risulta che il sito di cui gli utenti si fidano di più è eBay, seguito dall’appena sbarcato in Italia Amazon. Terzo Yoox (vedi tabella a fianco). Il  merchant di gran lunga il più citato è eBay grazie alle segnalazioni dei suoi annunci e alla richiesta di informazioni sulle aste. Le aste più discusse riguardano le biciclette vintage e gli abiti da sposa, ma il passaparola online si impenna alla notizia che Cherie Blair (moglie di Tony Blair) ha messo in vendita sul sito alcuni oggetti del marito tra cui un orologio donatogli da Berlusconi. In relazione ad Amazon gli utenti discutono dei tempi e del servizio di consegna, delle spese di spedizione e della convenienza dell’offerta rispetto a quella italiana. Molto discussa anche l’imminente apertura della filiale italiana Amazon.it. Yoox.com viene spesso citata dagli utenti che si scambiano i codici per avere la spedizione gratuita o uno sconto sul prezzo, mentre su Privalia oltre alla condivisione delle esperienze di acquisto, i temi ricorrenti sono lo stato dell’ordine, la convenienza e l’assortimento del canale. Gli atri merchant vengono discussi principalmente per i temi dell’assistenza e sicurezza dell’acquisto, fanno eccezione Bonprix, di cui viene apprezzata la puntualità della consegna e lo“shopping club” Buyvip citato dalle donne nel mese di ottobre per la vendita scontata delle calzature Crocs.

Fonte: www.affaritaliani.it

Tiffany perde in tribunale contro eBay

Mentre i primi dati sul «Cyber Monday» – seguito all’apertura post-Thanksgiving della stagione dello shopping – evidenziano un forte balzo degli acquisti via Internet, la soluzione di una delicata controversia giudiziaria appare destinata – con qualche rischio – a rimuovere un potenziale ostacolo all’ulteriore esplosione di massa del commercio online. Chi gestisce un mercato in Rete non va considerato automaticamente responsabile se attraverso il suo sito vengono vendute merci contraffatte: la Corte Suprema degli Stati Uniti si è rifiutata di prendere in considerazione il ricorso di Tiffany contro eBay, ponendo fine a una causa iniziata nel lontano 2004.Vengono così confermate le decisioni prese da autorità giudiziarie inferiori, che avevano ritenuto sufficienti le procedure messe in atto dalla casa d’aste online a protezione dei marchi dei produttori. Nell’economia contemporanea sempre più condizionata dalla Rete, la casa di gioielleria chiedeva una tutela superiore, realizzabile solo attraverso un riconoscimento della responsabilità “oggettiva” delle società Internet che ospitano servizi offerti da altri.

Tiffany non è certo l’unica azienda a lamentarsi che su eBay si trovi merce contraffatta che porta il suo marchio: non a caso, due anni fa eBay era stata condannata da un tribunale francese a pagare l’equivalente di oltre 60 milioni di dollari al colosso del lusso Lvmh per la vendita di falsi. In quell’occasione non era valso l’argomento della società internet, secondo cui già viene attuato un ampio piano di difesa contro le truffe, con l’investimento di 20 milioni di dollari l’anno per rimuovere dal sito i prodotti contraffatti e per consentire ai titolari dei marchi di evidenziare eventuali problemi.

Così il rigetto aprioristico del ricorso di Tiffany da parte della Corte Suprema diventa una vittoria non solo per eBay, ma anche per Google e altre società online: non può essere loro imputato il comportamento fraudolento di chi utilizza i loro servizi per raggiungere l’utente finale. Al contrario, nel suo ricorso Tiffany aveva sottolineato che eBay e società simili hanno «un forte incentivo a minimizzare le merci contraffatte vendute sui loro websites» e sanno fin troppo bene di agevolare la commercializzazione di una «quantità sostanziale» di prodotti falsi, traendone profitto con le commissioni. Non è però un messaggio di lassismo che arriva dagli Usa in coincidenza con un Cyber Monday in cui molte società online hanno annunciato transazioni record, per un totale di vendite stimato in crescita del 19,4% rispetto a un anno fa (e del 31% rispetto al Black Friday di poco precedente).

Fonte: www.ilsole24ore.com

eBay, il riciclo dei regali è già iniziato

regali su ebay «Secondo un’indagine condotta da TNS Italia per eBay.it, primo sito di ecommerce in Italia, sono ben 13 milioni gli italiani che hanno intenzione di riciclare i regali inutili ricevuti a Natale». Quelli che per molti sono soltanto uno spreco, per altri rappresentano vere e proprie opportunità, se non affari in piena regola. Nel gioco dei regali da riciclare, infatti, sono in molti a poterci guadagnare.

Un regalo doppio, non gradito, sbagliato o già in possesso significa un esborso che non corrisponde ad alcun valore. Grazie ad eBay, però, da tempo il problema ha trovato parziale soluzione grazie al riciclo dei regali in Rete. Messi in vendita fin dalle prime ore successive all’apertura dei pacchi natalizi, ogni anno i regali rivenduti rappresentano una interessante opportunità per gli acquirenti, una sicura possibilità di recupero per gli sfortunati venditori ed infine una stagionale occasione di incremento degli affari anche per il marketplace stesso. Nel nostro paese, infatti, un regalo su sei non è gradito, per uno “spreco” medio di 44 euro pro-capite.

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