Il marketing del 2012 si è contraddistinto per la sua capacità di coinvolgere milioni di persone con successi planetari: video, campagne, nuovi social network. Ecco l’elenco dei 10 momenti di marketing indimenticabili!

10 – Kony 2012

A marzo, un video batte tutti i record di condivisione e visualizzazione su Youtube. Per chi non lo conoscesse ancora (alzate la testa e controllate di non essere in Uganda) si tratta di un documentario realizzato da Invisible Children per di sensibilizzare l’opinione pubblica sui crimini di Joseph Kony, a capo del movimento ugandese Lord’s Resistance Army . Un criminale “da rendere famoso in tutto il mondo” e che attraverso azioni militari violente, vorrebbe instaurare in Uganda una teocrazia fondata sulla Bibbia e sui Dieci comandamenti. Un’operazione di marketing sociale che ha rischiato ben presto di avvilupparsi su sè stessa quando il fondatore di Invisible Children Jason Russell è impazzito in pubblico. Street art, celebrity testimonial, accuse di propaganda militare ed imperialistica USA, masturbazione pubblica: un bel mix che ha inevitabilmente coinvolto ed incuriosito milioni di persone in tutto il mondo.

9 – Pinterest nell’Olimpo dei Social Media

A maggio, Pinterest supera LinkedIn per numero di iscritti. Due mesi dopo Rakuten annuncia un finanziamento totale di 100 milioni di dollari: tutto è pronto per aprire completamente il sito alle iscrizioni globali senza invito, ad agosto. Pinterest oggi vanta un tempo medio di permanenza abbastanza elevato, pulsantini Pin It sparsi per il web, ed un segmento demografico per lo più femminile che vorrebbe (ri)sposarsi solo per imitare le wedding planning board.

8 – La tragica Costa Concordia

L’immagine della nave abboccata su un fianco è ancora impressa negli occhi degli italiani. Un episodio denso di simbolismo, eroico ed antieroico: la fallibilità umana, il capitano sedotto, il consumo edonistico e materialistico sommerso da un elemento naturale, nuove parole entrate nell’inconscio linguistico comune (biscaggina, ce l’ho con te). Con la Costa Concordia un intero mercato ha subito un colpo e sono abbondate le riflessioni sulle social media strategy durante le crisi e sulla più adeguata comunicazione ex-post.

7 – Facebook si quota al Nasdaq

Come non ricordare l’entusiasmo contagioso dell’IPO di Facebook, il 18 maggio, costellato dalle facce del Players Club tra le quali spiccava la COO Sheryl Sandberg? E poi, il tracollo: la performance deludente delle azioni, la sfiducia del mercato, i 40 milioni di dollari offerti da Nasdaq come compensazione, la multa da 5 milioni di dollari a Morgan Stanley.

6 – Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra

Continua nel 2012 l’entusiasmo verso la cultura Brit, complici due grandi eventi sportivi. Nella nostra copertura delle Olimpiadi, vale la pena menzionare le stringentissime limitazioni di marketing istituite da LOCOG – London Organising Committee of the Olympic and Paralympic Games. E, in ambito pubblicitario, due spot che hanno fatto il giro del mondo proprio come la torcia olimpica: Best Job, dedicato da Procter&Gamble alle mamme degli atleti per la regia di Iñárritu; e Meet the Superhumans, in onda su Channel 4 come promo dei Giochi Paraolimpici.

5 – Device Wars: Apple, Microsoft, Samsung & Google

Il ripple effect della morte di Steve Jobs ancora porta scompiglio sul mercato dei device e dei sistemi operativi. Una battaglia a colpi di brevetti ed innovazione digital e di design. Il lancio di Windows 8, il consolidamento di Android, l’avvento dell’iPad Mini e dell’iPhone 5, Apple che fa causa a Motorola ed HTC per Slide to Unlock, il brevetto ottenuto dalla Mela sulla forma quadrata dagli angoli arrotondati, la lotta infinita e dispendiosa tra Cupertino e Samsung. Siamo tornati in Grecia classica, quando le divinità ingaggiavano lotte mitologiche le une con le altre. Ma, a differenza di ieri, noi comuni mortali non assistiamo passivi a raccontare le loro gesta: con le nostre scelte di consumo all’interno di questo mercato iper-competitivo, la guerra per stabilire il vincitore non finirà mai.

4 – Mass effect: ex aequo Gangnam Style, Call Me Maybe, Pulcino Pio e 50 Sfumature


Il 2012 ha visto diversi successi da mercato di massa, in barba a chi predica la frammentazione dei mercati, dell’audience, dell’attenzione. Quattro diversi contenuti hanno racimolato numeri impressionanti di views, letture, ascolti, condivisioni, menzioni. Che si ami o si odi un cantante koreano ai limiti dell’assurdo, una starlette canadese sensazionalistica, un tormentone estivo o una trilogia erotica di dubbia qualità, sono sicura che almeno una volta nel 2012 questi titoli sono entrati di diritto nelle vostre conversazioni.

3 – Startup is the new black

Incubatori, acceleratori, venture capital, seed investing, pitch, competition, “Working Business Factor”, chi più ne ha più ne metta. Cosa vuoi fare da grande? Lo startupper. Siamo forse sull’orlo di una bolla speculativa stile 2000 dot com? La scena startup sta consolidando i suoi vecchi e nuovi epicentri: Silicon Valley, Tel Aviv, Berlino. E in Italia? La corsa all’oro è più viva che mai. Consiglio per il 2013: saper sempre distinguere le mode dai veri progetti imprenditoriali.

2 – Facebook compra Instagram

Appunto, il sogno di ogni startupper è sembrato un po’ più reale il 9 aprile 2012, quando Facebook ha dichiarato l’acquisizione di Instagram per 1 miliardo di dollari. Un lean team di poche persone nel giro di due anni ha creato un prodotto semplice e contagioso, senza alcun business model, e ne è uscito con un ricco buyout che farebbe gola a molti. Vedremo cosa succederà al brand nel 2013, soprattutto dopo le recentissime modifiche ai Termini di Servizio di Instagram che permetterebbero a Facebook di rivendere le foto degli utenti.

1 – Red Bull Stratos: il volo di Felix Baumgartner

Da dove cominciare, per concludere. Red Bull Stratos è un programma a metà tra avanzamento scientifico e di marketing. Gli anni spesi per la sua progettazione, per la preparazione di Felix Baumgartner, il raccordo col precedente record di Kittinger, l’alleanza con Youtube per la diretta live. Record per lo streaming: più di 8 milioni di persone in contemporanea hanno guardato un uomo saltare per sfidare il progresso. Certo, ci siamo connessi in simultanea per i motivi più disparati, anche i più futili. Sopravviverà? Si spappolerà insieme al muro del suono? Sicuramente molti hanno provato il timore che qualcosa andasse storto anche solo per il più piccolo dettaglio trascurato, come un finestrino appannato. Forse la frase che ha pronunciato Baumgartner prima di inabissarsi verso la Terra potrebbe valere come monito ai grandi brand per il 2013: è solo quando sei in altissimo che puoi renderti conto di quanto piccolo tu sia in realtà.

Fonte: NinjaMarketing