social networkMILANO – «I social media e i viaggi sono in perfetta sintonia: entrambi infatti sono costruiti intorno all’idea di dividere esperienze e raccontare storie»: parola di Mary Madden, ricercatrice al Pew Internet and American Life Project di Washington, attenta osservatrice della cultura digitale e del cambiamento della società. Se Internet infatti aveva già modificato molto il modo di viaggiare delle persone, regalando un accesso diretto alle informazioni e una ricca mole di consigli gratuiti, i siti di social network hanno fatto uno scatto successivo, stravolgendo totalmente il modo di girare il mondo degli utenti 2.0.

LA FORZA DELLE COMMUNITY ONLINE – Seguendo gli amici e gli amici degli amici degli amici, il mondo si restringe e capita che una ragazza di San Francisco possa recarsi in Texas usufruendo dell’ospitalità di conoscenti, con uno zaino ricco di indicazioni sulle migliori mete da visitare elargite proprio dagli stessi utenti dei siti sociali. «Sono arrivata a destinazione già ricca di inviti, indicazioni e opportunità», dichiara Isahrai Azaria che, grazie ai friends, ha potuto viaggiare in un modo più protetto, seguendo in qualche modo la corsia preferenziale di cui in altri tempi avrebbero goduto solo personaggi molto famosi.

I SITI DEDICATI – Senza contare che esistono siti 2.0 più specializzati dei generici Facebook e company. Negli ultimi anni ne sono nati parecchi (Wayne, TripWolf, Tripshake, TripAdvisor o VirtualTourist solo per citarne alcuni), tutti nell’ottica di creare una rete sociale tra viaggiatori i quali creano elenchi di «place I like» (posti che amo) e per ogni meta regalano consigli, suggerimenti, amicizie, dritte particolari. In questi posti virtuali si possono inserire mappe, allegare appunti e magari convertire il tutto in formato Pdf, realizzando guide gratuite e fai-da-te. Tra la folla di utenti giramondo c’è anche qualcuno che offre tessere, buoni, biglietti di cui non può usufruire, altri che regalano ospitalità e altri ancora, come sul sito DOPPLR, che si offrono come compagni di viaggio di persone che hanno in programma un viaggio, magari dividendo e ottimizzando mezzo di trasporto e spese. La classica guida turistica o la recensione dell’esperto non è più di moda, tantomeno l’annuncio sul giornale stile «cercasi passaggio per Katmandu». Inoltre, rispetto ai vecchi metodi, i social network danno la sensazione di condividere consigli, esperienze, passaggi e ospitalità con persone un po’ meno sconosciute. L’idea di una persona molto amica di un caro amico dà la sensazione di conoscersi già un po’e, per una sorta di probabile sillogismo, magari di piacersi pure.

Fonte: Corrieredellasera.it