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Manything per iOS sorveglia la casa con IFTTT

ImmagineLa nuova versione dell’app di monitoraggio remoto permette di usare IFTTT per creare ricette e interagire con gli smart device presenti nella casa.

Molti utenti acquistano un nuovo smartphone e lasciano il vecchio nel cassetto. Un’azienda inglese suggerisce invece di usarlo per creare un sistema di video sorveglianza, installando l’app Manything per iOS, che sfrutta la fotocamera di un dispositivo Apple per il monitoraggio remoto dell’abitazione. La nuova versione permette ora di utilizzare le ricette di IFTTT per interfacciare l’iPhone o l’iPad con altri device presente nella propria smart home.

Audiweb svela i primi dati mobile: gli italiani navigano più da smartphone che pc

smartphone-tlf-epa-kERG--258x258@IlSole24Ore-WebAlla fotografia dell’internet italiana fino a oggi mancava un pezzo rilevante, ovvero tutto quello che facciamo decine di volte al giorno quando consultiamo social network, news e app su smartphone e tablet. I primi dati confermano un sentore diffuso tra gli addetti ai lavori: l’internet mobile non è un fratello minore di quanto avviene su pc, anzi, nella giornata media lo supera.

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facebookokFacebook ha comprato LiveRail una delle piattaforme per la monetizzazione dei video più note degli Stati Uniti d’America. Costo dell’operazione: 500 milioni di dollari.

LiveRail, fondata nel 2007 a San Francisco e con sedi dislocate in tutto il mondo, può vantare un portafoglio clienti di tutto rispetto.

I video pubblicitari, soprattutto in versione mobile, sono senz’altro un business redditizio e in grande crescita. Per questo Facebook ha deciso di investire tanto in LiveRail, società che negli ultimi tre anni ha dimostrato di saper aiutare gli editori a monetizzare molto bene i contenuti.

Molto presto, dunque, potremmo trovarci video inserzioni pubblicitarie sulla nostra time-line di Facebook.

Ecco l’annuncio ufficiale di Facebook:

http://newsroom.fb.com/news/2014/07/facebook-to-acquire-liverail/

Fonte: Ilmanagement

COME RENDERE LA TUA PAGINA POPOLARE: mostra agli utenti ciò che vogliono

still-of-mel-gibson-in-what-women-want-2000-large-pictureFacebook da qualche tempo ha modificato il suo algoritmo.

Risultato?
Molte aziende hanno lamentato un crollo delle visite sulle loro pagine semplicemente perché i loro post non apparivano più sui newsfeed degli utenti.

Java, fine del supporto per Windows XP

3Le prossime versioni di Java non sono compatibili con Windows XP. Gli utenti non riceveranno più aggiornamenti e dovranno prestare massima attenzione.

Le prossime versioni del noto plugin – Java SE 7u65 e Java SE 8u11 – non funzioneranno su Windows XP. Senza nessun comunicato ufficiale, Oracle ha interrotto il supporto per il vecchio sistema operativo di Microsoft. L’azienda rilascerà le nuove release in occasione del consueto ciclo di aggiornamenti trimestrali, il 15 luglio prossimo. A proprio rischio, gli utenti potranno continuare ad utilizzare le attuali versioni, ma non riceveranno più le patch di sicurezza.

Con pochi dollari lo smartphone diventa un microscopio

smartphone-tlf-epa-kERG--258x258@IlSole24Ore-WebPresto, molto presto, lo smartphone che avete tra le mani e che già tante cose fa per voi, potrebbe diventare qualcosa di più: un microscopio potente puntato su tutto ciò che vi circonda. Steve Lee, ricercatore della Australian National University (Australian National University ) è riuscito a realizzare, e ha già cominciato a sperimentare, una lente da aggiungere all’obiettivo della fotocamera di qualunque telefonino e capace di portare l’ingrandimento fino a un fattore 160x. Che significa, per capire, riuscire a vedere oggetti di appena 5 millesimi di millimetro, dieci volte di più della dimensione media di una cellula del nostro corpo. E infatti proprio l’esame delle cellule è uno dei primi usi ai quali Steve Lee ha pensato per la propria invenzione: ciascuno di noi, immagina, se ha dei dubbi su un neo o una macchia comparsa all’improvviso potrebbe fare una prima analisi delle cellule cutanee, fotografarle e spedirle al proprio medico senza muoversi da casa.

Che cos’è il cognitive computing?

cogIl cognitive computing è la tecnologia che in futuro ci consentirà di interagire con i computer in modo molto più immediato e naturale di oggi, praticamente “parlando” con le macchine e sfruttando la loro capacità di imparare dall’esperienza. I vantaggi principali si avranno i tutti quei campi dove è necessario elaborare grandi quantità di dati, disponibili possibilmente in formati non omogenei tra loro e dunque difficilmente “digeribili” dalle applicazioni informatiche tradizionali.

«Sul wi-fi pochi dati, ma non c’è rischio cancro»

wifi63L’opinione dei medici sui presunti rischi da onde elettromagnetiche: «Esporsi per 24 ore equivale a una telefonata di 20 minuti sul cellulare. E neanche questo è dimostrato essere dannoso»

«Se davvero le onde wi-fi facessero male, allora dovremmo smettere di usare anche radiosveglia e televisore. Entrambi ricevono onde radio più potenti, perché le emittenti sono molto lontane e quindi è necessaria una forza estremamente maggiore».

LinkedIn mette in mostra le opzioni universitarie

GGGPer leggere il proprio futuro, i giovani setacciano un database di 259 milioni di curriculum vitae.

LinkedIn è ampiamente considerato il social network per gli adulti, con oltre 259 milioni di persone connesse in tutto il mondo per condividere il proprio curriculum vitae. Non è mai stato concepito per divenire un paradiso adolescenziale. Laddove gli adulti si dilettano a pubblicare lo storico della propria professione, è difficile immaginare che giovani babysitter e commessi dei fast-food siano emozionati all’idea di elencare i propri lavori part-time.

Perché Facebook ha comprato (a caro prezzo) il non redditizio WhatsApp?

WWWMark Zuckerberg paga 19 miliardi di dollari (tra azioni Facebook e contanti) per acquistare WhatsApp, il sistema di messaggistica istantanea che cresce di un milione di utenti al giorno. Perché l’ha fatto? Cerchiamo di capirlo.

Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha appena acquistato per 19 miliardi di dollari WhatsApp. Ha messo sul tavolo l’equivalente di 12 miliardi di azioni di Facebook e staccato un assegno da 4 miliardi di dollari (gli altri 3 miliardi sono costituiti da azioni vincolate per i dipendenti e i fondatori di WhatsApp). Un bel gruzzolo, soprattutto se confrontato a quello speso sempre da Mark nel 2012 per comprare Instagram (poco meno di un miliardo di $).

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