I 15 giudici della Corte Costituzionale tornano a riunirsi oggi, poco dopo le ore 9.00, per decidere della costituzionalità del Lodo Alfano, la legge che sospende i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello stato.
La seduta proseguirà fino alle ore 13.00; poi, riprenderà alle 15.00.
La scelta dei tempi potrebbe far pensare che entro la serata di oggi la Corte Costituzionale emetta la sentenza sul Lodo Alfano, ma potrebbe slittare anche a domani mattina.
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha richiarato: “Sul verdetto sono ottimista, è impossibile che la Corte smentisca se stessa, si tratterebbe di una decisione politica più che giuridica”.
I giudici della Consulta hanno deciso ieri di non ammettere l’intervento nella causa del pm milanesi che avevano presentato ricorso contro la legge. I pubblici ministeri, infatti, non sarebbero titolati a intervenire in giudizio come parte.
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E’ previsto per domenica mattina il rientro in Italia, all’aeroporto di Ciampino, delle salme dei parà uccisi ieri in Afghanistan dall’esplosione di un’autobomba.
All’aeroporto d Kabul è in fase di allestimento una camera ardente, dove i colleghi dei sei militari daranno il loro addio.
Le bare verranno poi sistemate su un C-130 dell’Aeronautica militare e trasportate in Italia.
A Roma verranno eseguite le autopsie, su disposizione della procura della capitale che ha aperto un fascicolo sulla strage.
Notte tranquilla in ospedale per Nicolas Sarkozy, colpito ieri da un malore mentre faceva jogging.
Il Presidente francese sarà dimesso in giornata dopo gli ultimi accertamenti e potrà proseguire con i suoi impegni presidenziali.
Questa mattina il ministro del Rilancio, Patrick Devedjian, ha annunciato alla radio Rtl che le notizie dai medici sono buone e tutti gli esami clinici e neurologici nella norma, ma il monitoraggio cardiologico sistematico praticato in simili circostanze proseguirà fino a questa mattina.
Il presidente ha subito ieri una sincope vagale, ovvero un improvviso calo di pressione, dovuto a fatica e stress.
Il Pd dice no a Beppe Grillo negandogli tessera e primarie.
Ma Grillo non demorde e dice : “Noi andiamo avanti. Il Pd sardo ha respinto la richiesta? Vorrà dire che la ripresenterò in continente. Peraltro la tessera praticamente ce l’ho già, ho pure pagato ben 16 euro…”.
In merito allo Statuto, Grillo afferma: “L’ho letto, non c’è niente che impedisca la mia iscrizione, dice solo che non si possono iscrivere quelli che hanno la tessera di un altro partito. Che c’entro io?”.
Beppe Grillo si candida alle primarie del 25 ottobre con il PD.
No, non è uno sketch. E’ una cosa seria.
Beppe Grillo annuncia la sua candidatura in primis sul suo blog.
La decisione di candidarsi alle primarie del Partito democratico è una scelta politica ben precisa. Grillo vuole essere il quarto candidato dopo Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino: “Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un’alternativa al nulla”, scrive Grillo sul suo blog.
Tutto il Pd gli chiude la porta. Fassino: “Non è una cosa seria”.
Laconico Marino: “E’ una buona notizia, abbiamo un tesserato in più”.
BARI – Le paroline «magiche» erano sempre le stesse: urgente, urgentissimo, unico, infungibile, insostituibile. Erano le attestazione che dirigenti medici a capo di unità operative ospedaliere avrebbero riportato sugli ordinativi di forniture di protesi, strumentario chirurgico e prodotti medicali della «Tecnohospital Srl» e «Tartamedica snc» dei fratelli Giampaolo e Claudio Tarantini. Le stesse false dichiarazioni di «infungibilità ed unicità» sarebbero riportate su ordinativi indicanti prodotti della «Global System Hospital srl» (Gsh) sempre creatura dei Tarantini e di colui che l’accusa indica come loro socio occulto e amministratore di fatto, ossia Salvatore Greco, detto Tato.
Il presidente deposto dell’Honduras Manuel Zelaya incontrerà oggi il segretario di Stato americano Hillary Clinton, a una settimana dal golpe che ha spinto la comunità internazionale a isolare diplomaticamente il paese centroamericano.
L’incontro istituzionale è volto a esprimere appoggio a Zelaya, dopo che domenica scorsa l’esercito ha impedito il suo rientro in Honduras scontrandosi con i suoi sostenitori nella capitale.
LONDRA – “Da eroe a buffone”: così il Times di Londra riassume gli ultimi mesi per Silvio Berlusconi. Ovvero dal ruolo di salvatore nei giorni del terremoto in Abruzzo, quando il premier volava nei sondaggi, alle sempre più frequenti contestazioni, ai fischi, agli insulti come appunto “buffone”, che accompagnano le sue apparizioni, come accaduto dopo la sciagura di Viareggio. Il premier, scrive il quotidiano londinese, sembra sorpreso ed incerto davanti al mutato atteggiamento dell’opinione pubblica nei suoi confronti: lui che è sempre stato “orgoglioso del suo rapporto con l’uomo della strada”, all’improvviso si sente messo nel mirino. E reagisce, afferma il Times, dando prova di nervosismo e frustrazione, con le solite accuse a “comunisti e complottatori”.
Il pm di Bari Desirèe Digeronimo, titolare di una delle quattro indagini sulla sanità pugliese, sta lavorando sull’ipotesi secondo la quale c’era una “spia” nell’inchiesta che ha coinvolto l’ex assessore della Regione Puglia Alberto Tedesco
L’altro fascicolo, quello del sostituto procuratore Giuseppe Scelsi, è stato invece caratterizzato dall’interrogatorio dell’imprenditore Enrico Intini, indagato per turbativa d’asta: a lui il pm ha chiesto, tra l’altro, notizie sui rapporti tra l’imprenditore Gianpaolo Tarantini e la Protezione Civile ed in particolare Guido Bertolaso.
Le inchieste di Bari procedono, quindi, in direzioni diverse.