netbookDal Ces di Las Vegas appare chiaro una volta di più che l’universo del pc, così come lo conoscevamo fino a 18 mesi fa, non esiste più. Conclusa senza rimpianti l’era dei computer fissi, che stanno lasciando il posto ai moderni all-in-one magari con schermo touch da comandare con le dita (bellissimi oggetti fintanto che le ditate non impediscono di vedere filmati e foto), il personal è divenuto prima mobile, poi ultraportatile e successivamente si è trasformato in un netbook. E cioè in un pc bonsai comodo e leggero, che piace ai ragazzini quando stanno sul Messenger, ai grandi che si possono vedere un film in treno oppure in salotto e a tutti coloro che voglio navigare sul Web, “giocare” con Facebook o lanciare messaggini su Twitter. Adesso sotto i riflettori del Ces 2010 il pc diventa una tavoletta, uno slate pc, uno smartbook, ovvero un incrocio tra un grosso smartphone e un tablet pc. Insomma il computer sta assumendo varie forme, diventando sempre più personale. E nelle case è tramontata l’era del pc unico collettore della vita digitale domestica.
I riflettori dei media sono puntati su Apple e c’è da immaginare che la casa della Mela si ritaglierà qualcosa di più della consueta prestigiosissima area di nicchia; la gran massa del mercato sarà però controllata dalle altre stelle del firmamento hi-tech, vale a dire Hp, Acer, Asus, Lenovo. Con i notebook prima e successivamente con i netbook, una rivoluzione mobile alla quale Apple non ha partecipato, i pc in casa arrivano a essere anche due o otre. E il computer a lavagnetta, erede dei mai decolati Mid, alias Mobile internet device, diventa un nuovo membro di questa famiglia allargata. A scompigliare le carte del nuovo universo dell’informatica personale ci pensano anche le piattaforme hardware e quelle software, dove a dominare non saranno più solo i protagonisti del passato ma anche nuovi attori. Il rivale di Intel rischia di non essere più Amd, che nel campo dei pc mobili si muova a fatica, ma ambiscono a esserlo Qualcomm, specialista in processori per cellulari e smartphone che dal mondo della telefonia mobile sta entrando prepotentemente in quello dei tablet e degli smartbook, piuttosto che Freescale Semiconductor. E così, mentre al Ces il gran capo di Intel Paul Otellini annuncia i nuovi chip per i pc mobili di domani (fra questi i processori Atom “Pine Trail” che toglieranno ai netbook i complessi di inferiorità nei confronti dei fratelli maggiori notebook) disegnando la nuova offerta del gigante di Santa Clara, Qualcomm inizia a mettere il suo chip Snapdragnon ovunque: dallo smartphone Nexus One di Google/Htc agli smartbook Skylight di Lenovo al prototipo di mini pc Android di Hp. Conquistando credito e aree di mercato. E nel software? Microsoft con Windows 7 ha messo a segno un buon colpo anche in ottica touch, ma l’open source firmato Google con Android e Chrome Os in futuro potrebbe riservare grandi sorprese e ridisegnare la geografia del mondo digitale.

Fonte: ilsole24ore.com