MILANO – Sarà che la gente alla fine ha preso confidenza con gli acquisti online, sarà che la politica di marketing dei siti di e-commerce è stata piuttosto aggressiva, sarà che sul web la scelta è più ampia e gli sconti più generosi: fatto sta che gli americani nel periodo dal 31 ottobre al 24 dicembre 2010 hanno speso 36,4 miliardi di dollari in cyber acquisti, regalando agli acquisti a colpi di click una crescita del 15,4 per cento rispetto al medesimo intervallo temporale del 2009. I dati provengono dal rapporto SpendingPulse, divisione di MasterCard Advisors che traccia le vendite di 72 mila rivenditori online, e si incrociano con quelli dei negozi calce e mattoni, che hanno beneficiato anch’essi di un Natale abbastanza dispendioso per gli americani (a dispetto dei tempi ancora duri).

TEMPI DI CRISI – Il commercio elettronica dimostra insomma di essere più florido oggi che in tempi economici ben più tranquilli, complici l’abbattimento della diffidenza e una leggera ripresa generale. Ma forse proprio l’austerità che continua a scandire il clima economico ha spinto molta gente insospettabile ad avvicinarsi ai negozi virtuali, preferendoli a quelli brick-and-mortar (calce e mattone), evidentemente meno sensibili alle promozioni. «Il commercio virtuale rappresenta oggi una quota ben più significativa delle vendite al dettaglio rispetto ad alcuni anni fa» – ha dichiarato il vicedirettore generale per la ricerca di SpendingPulse, Michael McNamara, notando che in sei delle sette settimane natalizie la crescita è stata a doppia cifra e definendo la stagione appena trascorsa«una delle storie positive del 2010».

VESTITI – A stupire ancor più è l’abbigliamento che, con il suo incremento del 25,7 per cento rispetto al 2009, costituisce ormai una quota del 18,8 per cento del totale delle vendite online. A dispetto delle profezie nefaste dei molti che pensavano che, soprattutto nella scelta dei vestiti, fosse fondamentale l’esperienza di acquisto «fisica», con la possibilità di toccare un tessuto, indossare un modello e verificarne la qualità. A seguire i settori più corteggiati su internet si sono dimostrati i gioielli e l’elettronica (con un incremento rispettivamente del 4,5 per cento e del 12,2 per cento).

SEGNALI – Del resto le cifre relative al Giorno del Ringraziamento americano lasciavano già presagire un successo senza precedenti. Il lunedì successivo al Thanksgiving Day infatti il bilancio dei soldi spesi online è stato di 999.3 milioni di dollari, con un aumento del 25,3 per cento paragonato all’anno scorso.

Fonte: www.corriere.it