L’obiettivo finale di Glass (e di gran parte dei dispositivi indossabili) è tanto chiaro quanto ambizioso: permettere all’utente di dimenticarsi della tecnologia, integrandola in modo silenzioso nel suo quotidiano. Al momento si tratta di un traguardo piuttosto lontano, considerando che l’avanguardia tecnologica nel mercato odierno è rappresentata da smartphone e tablet che ancora richiedono una tasca che li contenga e delle dita che impartiscano comandi.
Oggi, Google ha mosso un importante passo nella giusta direzione, grazie alla pubblicazione di un nuovo GDK (Glass Development Kit) che consente una maggiore libertà di azione agli sviluppatori, rendendo più facile creare applicazioni che invece di limitarsi a scodellare notifiche, offrono un’esperienza di utilizzo immersiva. Per pubblicizzare questo nuovo passo in avanti, Google ha presentato al pubblico cinque nuove app . Tra queste, ne abbiamo scelte tre tornano particolarmente utili per capire quali azioni della nostra quotidianità potranno essere modificate grazie a Glass:
Tradurre
L’app più interessante è sicuramente WorldLens , una sorta di traduttore universale integrato negli smart-occhiali di Google. Fin qui niente di clamoroso. L’asso nella manica di World è un vocabolario di 10.000 parole per ognuna lingua archiviato direttamente nel dispositivo. Poniamo che ti trovi all’estero, privo di una connessione cellulare o Wi-Fi, e tu abbia bisogno di tradurre cartelli segnaletici o altri tipi di informazioni, ti basterà dire “Glass, traduci questo” e il sistema riprodurrà l’immagine che stai guardando con le scritte tradotte nel tuo idioma.
Andare in bici
Hai deciso di cominciare ad andare in bicicletta ogni giorno, hai deciso di levare la ruggine dalle tue articolazioni una volta per tutte, hai deciso seguire una rigida tabella di marcia. Con Strava, puoi tenere traccia della distanza percorsa, della tua velocità e delle tue statistiche, senza aver bisogno di togliere le mani dal manubrio.
Cucinare
Se c’è una situazione in cui utilizzare uno smartphone è sconveniente, è quando hai le mani intrise di olio e altri condimenti. Allthecooks è l’app che ti permette di tenere sott’occhio una ricetta nella sua complessità (ingredienti, fasi della preparazione, consigli di cottura etc.), senza dover smettere di impastare, affettare e spellare.
Applicazioni come queste rendono un po’ più chiaro come i Glass potrebbero uscire dalla bolla elitaria in cui finora sono stati relegati. Insomma, negli occhiali di Google si nasconde un intero universo di potenzialità che potrebbero attrarre pubblico anche al di fuori della cerchia di tecno-dipendenti facoltosi che oggi rappresenta il grosso dell’utenza Glass. Certo, per spingere le vendite oltre gli attuali 10.000 esemplari, Google dovrà trovare il modo di abbassare il prezzo del suo arnese indossabile. E di molto.
Fonte: http://mytech.panorama.it/smartphone-tablet/Google-Glass-3-app