Nelle mappe di Google Maps c’è un’isola che non esiste nella realtà. Si chiama Sandy Island e dovrebbe trovarsi al largo dell’Australia, in acque francesi, però i ricercatori assicurano che in quel punto c’è solo acqua di mare. Una cantonata che il colosso di Mountain View ha preso copiando le mappe cartacee, sbagliate da almeno dieci anni.

L’isola di Sandy Island è documentata su Google Maps, negli atlanti e nella cartografia nautica, però non esiste. L’ha provato un gruppo di ricercatori dell’Università di Sydney e l’ha confermato anche la Francia, che secondo le credenze popolari ne sarebbe stata la proprietaria. Al largo della costa della Nuova Caledonia, vicino all’Australia c’è solo acqua di mare. L’errore si protrae da almeno dieci anni e ora nelle immagini satellitari di Google Earth in corrispondenza dell’isola fantasma c’è una macchia nera.

Davanti all’evidenza Google ha riconosciuto l’errore, con una dichiarazione un po’ bizzarra al Sydney Morning Herald: “il mondo è un luogo in continua evoluzione, e tenersi al passo con i cambiamenti è un continuo sforzo”. Insomma si ipotizza la scomparsa di Sandy Island in tempi recenti. Questa teoria tuttavia sembra da escludere: i ricercatori hanno svolto anche ricerche in profondità e hanno escluso che il fazzoletto di terra in questione sia affondato.

Mike Price del Servizio Idrografico australiano però mette in dubbio che le carte nautiche (anch’esse sbagliate) possano avere deliberatamente tracciato un’isola fantasma: vorrebbe dire comprometterne l’attendibilità, che per le imbarcazioni è fondamentale. Insomma si tratterebbe di un banale errore umano perpetuato per anni.

Sandy Island in definitiva sembra proprio avere i connotati dell’Isola che non c’è di Peter Pan. Appassionerà anche gli eterni bambini, ma continuare a tenerla sulle mappe pare ridicolo, sarà meglio farla sparire del tutto.

Fonte: Tomshw