Continuare a parlare di una ‘strategia mobile’ sminuisce la portata dirompente e l’importanza dei nuovi device che hanno già cambiato radicalmente le abitudini di navigazione e fruizione dei contenuti. I mobile surfer sono destinati a diventare nell’immediato futuro la maggioranza. Continuare a fare distinguo e precisazioni e presidiare il web mobile come se fosse soltanto l’ennesimo canale da presidiare, sbirciando dalla finestra il progresso che avanza, può risultare un errore fatale.
Dalle colonne di AdAge, Jon Steinberg, presidente di BuzzFeed non usa mezzi termini: continuare a persistere nella convinzione che sia sufficiente avere una strategia mobile equivale a replicare gli errori di vent’anni fa quando si considerava il laptop una curiosa moda passeggera destinato ad affiancare il pc da scrivania. Lo stesso atteggiamento dei produttori di allora che guardarono con curiosità a quegli schermi più piccoli. I dati hanno poi smentito nel modo più lampante quell’errore: nel giro di un solo lustro, dal 2006 al 2011 i possessori di computer portatili sono praticamente raddoppiati, a discapito delle percentuali dei desktop pc che hanno progressivamente perso terreno e fascino. Nell’ottica del proliferare dei possibili punti d’accesso alla rete e ai propri file, l’utente vuole semplicemente poter switchare da un device all’altro senza preoccuparsi della compatibilità tra pc desktop, laptop, tablet e smartphone. Da qui il successo della famiglia dei prodotti Apple, un’ecosistema che permette di passare rapidamente da un gioiellino della Mela morsicata all’altra.

Come scrive Steinberg, “i laptop sono diventati la norma non un semplice contorno”. BuzzFeed che si presenta come la piattaforma per scovare ‘the Viral Web in Real Time’, come recita il claim, ha visto negli anni esplodere il fenomeno social, principale porta d’accesso a qualsiasi tipo di contenuti. Proprio su BuzzFeed il traffico proveniente da device mobile è esploso, raddoppiando negli ultimi 12 mesi, passando dal 20 al 40%. Questo è un dato. Non coglierne la portata e le conseguenze potrebbe risultare fatale. Con le reti di nuova generazione questo dato dovrebbe veleggiare verso l’80% nel giro di un paio d’anni. I player del settore, i gruppi editoriali devono mutare prospettiva. Avere semplicemente una ‘strategia mobile’ e non ripensare i propri contenuti nell’epoca che col mobile è iniziata, è uno sterile accanimento.

Con un’immagine efficace, il presidente di BuzzFeed scrive che è “come ordinare una bistecca per contorno”. Si deve smettere di pensare in un’ottica app-centrica: “non voglio scaricare la tua app, voglio solo leggere i tuoi contenuti sul mio smartphone nel migliore dei modi possibili e aver la possibilità di condividerli”. Qual è l’unica strada da percorrere? “Una strategia globale che riconosca che il mobile è destinato a diventare il modello dominante per accedere ai contenuti”. (A.P.)

Fonte: MyMarketing