sordiTante ci siamo chiesti cosa sia le felicità, ci siamo chiesti se siamo felici o più semplicemente ci siamo preoccupati di tendere a questo stato d’animo misterioso, ma incredibilmente affascinante.
L’uomo, infatti è alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino; in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità.
Ma cosa sia esattamente, la sensazione di essere felici, e come la si ottenga, è una questione su cui l’umanità si interroga dai tempi dell’antica Grecia, senza avere trovato ancora una risposta che metta d’accordo tutti.
Un sito internet si propone di pubblicare tutti i modi in cui l’uomo e la donna possono provare la felicità; è un’iniziativa presa da un’associazione di beneficenza britannica, la Cancer Research Uk, per raccogliere fondi per la ricerca di una cura contro il cancro.

Adesso un sito internet si propone di pubblicare tutti i modi in cui l’uomo e la donna possono provare la felicità: l’idea è di chiedere alla gente di raccontare, con parole o immagini, un proprio momento felice al giorno, così come di suggerire agli altri i propri consigli per realizzare l’assoluta contentezza.
Non è soltanto un gioco o un passatempo, ma un’iniziativa presa da un’associazione di beneficenza britannica, la Cancer Research Uk, per raccogliere fondi per la ricerca di una cura contro il cancro: qualcosa, questo sì, che darebbe felicità universale a tutti. Per lanciare il progetto, le risposte al quesito “cosa vi rende felici?”, pubblicate sul sito TopTips.com, sono state date da un gruppo di Vip, intellettuali e artisti britannici.
Anche l’altra faccia della felicità, l’infelicità, è diventata oggetto di un nuovo sito: si chiama Wikiworce.com ed è dedicato alle coppie che divorziano: in quello spazio lui e lei possono sfogarsi a piacimento, raccontando colpe, torti e difetti del proprio ex-marito o della propria ex-moglie.
Ma noi di preferiamo parlare di felicità … e citare una frase del celebre Epicuro

Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità (…). Da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità”